Calda

[/spb_icon_box] [spb_icon_box title=”Temperatura” box_type=”animated” image=”ss-thermometer” color=”standard” target=”_self” animation=”none” animation_delay=”0″ width=”1/3″]

Notte: dai 16°C ai 18°C

Giorno: massimo di 35°C

[/spb_icon_box] [spb_icon_box title=”Luce” box_type=”animated” image=”ss-sun” color=”standard” target=”_self” animation=”none” animation_delay=”0″ width=”1/3″ el_position=”last”]

In pieno sole

[/spb_icon_box] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_icon_box title=”Umidita’” box_type=”animated” image=”ss-rainumbrella” color=”standard” target=”_self” animation=”none” animation_delay=”0″ width=”1/3″ el_position=”first”]

85%

[/spb_icon_box] [spb_icon_box title=”Acqua” box_type=”animated” image=”ss-droplet” color=”standard” target=”_self” animation=”none” animation_delay=”0″ width=”1/3″]

In estate bagnature quotidiane e spruzzature ripetute, meno in inverno

[/spb_icon_box] [spb_icon_box title=”Fertilizzazioni” box_type=”animated” image=”fa-eyedropper” color=”standard” target=”_self” animation=”none” animation_delay=”0″ width=”1/3″ el_position=”last”]

Abbondanti e frequenti

[/spb_icon_box] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_icon_box title=”Ventilazione” box_type=”animated” image=”ss-tornado” color=”standard” target=”_self” animation=”none” animation_delay=”0″ width=”1/3″ el_position=”first”]

Moderata

[/spb_icon_box] [spb_icon_box title=”Media e rinvaso” box_type=”animated” image=”ss-macchiato” color=”standard” target=”_self” animation=”none” animation_delay=”0″ width=”1/3″]

Vaso capiente e aerato per tenere una buona umidità sulle radici / Rinvaso raro

[/spb_icon_box] [spb_icon_box title=”Riposo” box_type=”animated” image=”fa-history” color=”standard” target=”_self” animation=”none” animation_delay=”0″ width=”1/3″ el_position=”last”]

No

[/spb_icon_box] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Passate con il cursore sulle caselle per girarle e svelarne il contenuto; le caselle piu’ piccole non hanno dei dettagli da svelare

[/spb_text_block] [/spb_column] [blank_spacer height=”30px” width=”1/6″ el_position=”last”] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_row row_bg_type=”image” parallax_image_height=”content-height” parallax_image_movement=”fixed” parallax_image_speed=”0.5″ parallax_video_height=”window-height” parallax_video_overlay=”none” row_overlay_opacity=”0″ width=”1/1″ el_position=”first last”] [divider type=”go_to_top_icon1″ text=”Torna su” full_width=”no” el_class=”generalita” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Generalita’” icon=”generalita” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Le Vanda sono oggi fra le orchidee più coltivate, potendo esse venir facilmente allevate all’aperto, oppure anche in locali ombreggiati in regioni calde, come pure in serra.

Negli anni recenti il genere ha raggiunto un elevato livello di diffusione soprattutto grazie alle Vanda “miniature”, ottenute per ibridazione in Thailandia con una specie del luogo l’Ascocentrum curvifolium. Gli ibridi ottenuti, chiamati Ascocenda, hanno fiori simili a quelli della Vanda ma conservano le limitate esigenze colturali degli Ascocentrum.

Sono disponibili diversi colori, e come spazio occupato, dove prima c’erano due o tre Vanda possono trovar posto il doppio o più di piante di Ascocenda.

Hanno uno sviluppo monopodiale e crescono in continuazione durante tutto l’anno, ma più rapidamente nei mesi caldi e soleggiati. Per il loro notevole sviluppo, le Vanda sono coltivate, di preferenza sotto un graticcio o addirittura in piena aria direttamente al sole, naturalmente là dove è possibile.

 

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Le Vanda si distinguono in tre gruppi, che sono facilmente identificabili per la forma delle loro foglie:

  • Foglia simile a una cinghia, quasi piatta con la sezione a V, molto vicine tra loro, che si alternano sui lati destro e sinistro della pianta, in modo simmetrico, con lo stelo florale che si forma in modo alternato partendo dalle ascelle della foglia, sulla parte superiore della pianta.
  • Teretifoglia, hanno una forma cilindrica, hanno lo spessore di una penna da scrivere, le foglie hanno una lunghezza che varia dai 10 ai 14 cm, terminando con una forma appuntita. Le foglie avvolgono con le loro basi, il fusto portante della pianta, alternando in modo simmetrico la formazione delle foglie a destra e a sinistra. La formazione dello stelo florale si forma sul lato opposto del gambo della foglia.
  • Foglia semiterete, è un ibrido tra la varietà a foglia larga e quella teretifoglia ed hanno dimensioni più corte, sono meno consistenti di spessore rispetto al tipo teretifolia. Richiedono luce intensa ricompensandoci con ricche fioriture, più volte l’anno e possono essere coltivate in pieno sole a patto che vi sia una alta percentuale di umidità ambientale

[/spb_text_block] [spb_column width=”1/3″ el_position=”last”] [blank_spacer height=”50px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_single_image image=”2630″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” width=”1/1″ el_position=”first last”] [/spb_column] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Tutte le Vanda producono robuste spighe con una dozzina o più di fiori. I fiori variano in grandezza da circa 5 a 10 cm di diametro e nel colore variano dal bianco puro a disegni variegati di bruno al verde e rosa vivo sino al blu ed al porpora.

Nella forma si passa dai curiosi petali attorcigliati ai fiori rotondi e piatti. L’epoca di fioritura si prolunga per tutto l’anno, con punte a primavera e all’inizio dell’estate.

Lo sviluppo delle radici delle Vanda e dei suoi ibridi differisce da quello di molte altre orchidee: sono aeree, grosse e carnose e partono dal fusto ad intervalli irregolari.

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Le Vanda sono originarie delle regioni tropicali Asiatiche, dalle alte colline dell’India alla Birmania ed alla Thailandia sino all’Arcipelago malese, dalle Filippine alla Nuova Guinea.

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La temperatura deve essere alta per la maggior parte delle Vanda; temperature ottimali vanno dai 16°C ai 18°C di notte, fino ad un massimo di 35°C di giorno. Possono tuttavia tollerare maggiori estremi, scendendo ben al di sotto dei 10 gradi ma per brevi periodi e con piante asciutte.

Le Vanda sono molto intolleranti di lunghi periodi caldi, quando le temperature superano i 35 gradi è molto importante mantenere una buona umidità intorno alle vostre piante, come avevo accennato prima. Altri lasciano la zona del loro giardino con l’erba alta incolta, in corrispondenza delle Vanda, così da mantenere alta l’umidità in quella zona.

In generale, Le temperature più alte devono essere accompagnate da alta umidità, movimento d’aria, maggiori innaffiature e concimazioni.

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Le Vanda a foglie cilindriche richiedono maggiore quantità di luce per fiorire e crescono bene alle Hawaii ed in Florida, mentre la loro fioritura è scarsa al possibile coltivarle bene in casa ed alla luce artificiale. I tipi a foglie nastriformi possono invece essere coltivate ovunque, giacché esse prendono primo sole del mattino, ma poi devono essere ombreggiate durante gran parte della giornata dei mesi estivi. In serra, con elevata umidità relativa, può essere concesso loro il massimo di luce con quel tanto di ombreggiamento che serva ad abbassare la temperatura.

Badate tuttavia che le foglie non si ustionino quando c’è nastriformi portano fiori anche in condizioni di luce artificiale, ma soltanto raramente.

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Le orchidee apprezzano avere molta umidità intorno a loro, ma non su di loro. Ho spesso visto da produttori di Vanda che usano tenere appeso diverse Tillandsia usenoides vicino alle zattere di Vanda. La Tillandsia cattura l’acqua e fertilizzante, mantenendo l’umidità vicino alla pianta, ma non direttamente sulla pianta stessa, facendo trarre vantaggio all’apparato radicale delle Vanda. Anche coltivare delle bromeliacee, in particolare quelli a forma di urna, sotto le orchidee, perché le bromelie raccolgono l’acqua e questo crea ulteriore umidità nell’atmosfera, mantenendo più alta l’umidità attorno a loro.

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Durante il periodo vegetativo, quando il sole è forte, le Vanda collocate all’esterno abbisognano di una annaffiatura quotidiana e di ripetute spruzzature. Il substrato dei vasi deve essere mantenuto umido ma non saturo d’acqua.

Sotto vetro le annaffiature devono essere meno frequenti, mentre le spruzzature possono aiutare molto se eseguite una o due volte nei giorni ben soleggiati. Risparmiate invece l’acqua durante l’inverno od in periodi lungamente nuvolosi, ed anche dopo i rinvasi.

Le Vanda dipendono fortemente dalle annaffiature, in quanto sono prive di organi di riserva (pseudobulbi), hanno un portamento monopodiale, non possono trattenere l’acqua per lungo tempo. E’ consigliabile annaffiare le piante alla mattina presto, in modo che entro mezzogiorno il fogliame delle piante sia asciutto. L’acqua lasciata sulla pianta nel bel mezzo della giornata si comporta come una lente d’ingrandimento e intensifica i raggi del sole causando bruciature. Questo può essere un problema grave se si verifica nel collo della struttura, facendo perdere l’intera foglia. Le Vanda non apprezzano essere in ambienti umidi e freddi. In inverno si bagnerà bene la piante solo se saranno mattine luminose e soleggiate. Le piante adulte sono ben annaffiate una/due volta alla settimana in inverno e tutti i giorni durante l’estate.

Le giovani piantine in vasetto saranno leggermente bagnate ogni giorno, quando il clima è caldo e una volta alla settimana nel cuore dell’inverno sempre e solo la mattina. Trattate sempre le vostre piante come fareste con i vostri bambini, mettendole sempre a letto all’asciutto.

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Le Vanda sono piante “affamate”, che necessitano una buona e costante concimazione e, come per le normali bagnature, deve sempre essere fatta alla mattina.

Durante il periodo di crescita vegetativa, primavera/estate, le piante adulte sono concimate una volta la settimana come segue: per due settimane si usa fertilizzante bilanciato 20-20-20 poi la terza settimana si somministra un fertilizzante a basso contenuto di azoto 10-30-20 o altro simile. Mentre per le piante giovani, si usa per tre settimane fertilizzante bilanciato 20-20-20 poi la quarta settimana si somministra un fertilizzante a basso contenuto di azoto 10 -30-20 o altro simile.

Durante il periodo di riposo vegetativo (autunno inoltrato e inverno), quando il tempo inizia a diventare freddo e le ore di luce sono accorciare, si riduce anche la fertilizzazione. Le piante adulte saranno alimentate solo una volta quindici giorni con fertilizzante a bassa percentuale di azoto, per mantenere grosso il velamen sul sistema radicale. Mentre le giovani piantine saranno alimentate solo una volta ogni quindici giorni, a rotazione usando un fertilizzante bilanciato con un fertilizzante a basso contenuto di azoto.

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In serra è molto importante avere un energico movimento d’aria per mantenere bassa la temperatura delle foglie. Una brezza rinfrescante può bilanciare la temperatura e l’umidità per una buona crescita delle piante ed una soddisfacente fioritura.

Alle Vanda piace ricevere aria fresca, per loro è essenziale una buona circolazione, perché l’anidride carbonica e l’ossigeno rispettivamente entrano e vengono rilasciati attraverso gli stomi nelle foglie, tale scambio o traspirazione si verifica per le Vanda durante la notte.

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Anche se le Vanda sono in natura piante epifite, il loro notevole sviluppo impedisce di allevarle al di fuori di vasi o cesti anche in clima costantemente caldo, alcuni coltivatori siano riusciti a farle crescere sopra alberi o in apposite aiuole.

Qualsiasi substrato, purché poroso, ben aerato e che trattenga bene l’umidità, può essere soddisfacente; le radici non debbono affogare nel substrato umido, le piante vanno sistemate verso il soffitto in modo che le radici aeree siano libere, altrimenti esse si attaccano ai bancali e possono essere danneggiate quando le piante vengono spostate.

A causa del loro accrescimento monopodiale le Vanda vanno rinvasate di rado, purché il substrato si mantenga in buone condizioni, se tuttavia una pianta diventa troppo vuota, come accade quando perde le sue foglie più basse, la parte alta con un buon numero di radici aeree può essere tagliata e rinvasata come una qualsiasi altra pianta, la metà più bassa spesso produce una nuova pianta od anche due. Margotte possono essere fatte con il fusto, intaccando una zona del fusto stesso ed applicando sfagno mantenendo umido, questo è un metodo abbastanza pratico di moltiplicazione delle Vanda, e spesso nuove radici e pianticelle sorgono dalla zona tagliata.

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Consigli generali

Se le condizioni di coltivazione non saranno ottimali per le Vanda, non vi sarà alcun programma di fertilizzazione miracoloso che tenga, che compensi tali mancanze, questo farà sì che cadranno vittima di malattie e attacchi di insetti. Per sapere poi, quale condizione climatica applicare alla vostra Vanda, se calda, temperata o altro, dovrete ricordare l’infiorescenza della vostra pianta per capire quale habitat sia più influente. Per esempio, se dal fiore della vostra Vanda ibrido, ci fosse più parentela con una V. coerulea allora sarà tollerato di più il freddo, se invece apparirà avere più parentela con la V. sanderiana allora avrà più predilezione per climi caldi.

Tra le specie più diffuse ricordiamo le seguenti specie:

  • Vanda coerulea, la più famosa e ammirata, ricordata facilmente per le tonalità di colore blu, più o meno intenso. E’ da sempre utilizzata per ottenere ibridazioni di nuove tonalità di colore. La V. coerulea di tonalità bianca è estremamente rara, un clone può costare anche parecchie centinaia di dollari, (nel sud est asiatico è ancora il dollaro la moneta di riferimento di scambio). Tale specie può essere coltivata con abbondante luminosità, sia alla luce diretta del sole per qualche ora, sia in condizione climatiche fredde notturne d’alta quota. La pianta è originaria delle montagne del nord dell’India, Birmania e le catene montuose del nord della Tailandia. Fiorisce generalmente verso la fine dell’inverno, inizio primavera.
  • La V. coerulea, incrociata con la V. sanderiana produce uno dei più celebri e famosi ibridi registrati, la V. Rotschildiana, con ampi fiori blu tassellato, come da tante piccole pennellate.
  • sanderiana, (Syn Euante sanderiana) è una delle più belle orchidee conosciute, originaria delle Filippine, vive in luoghi caldi e umidi, di bassa quota, E’ dotata di una splendida forma piena ed equilibrata, con il sepalo dorsale e i petali di un colore rosaceo e con i sepali laterali di un verde e giallo soffuso che si mescola con il rosso mogano, bordato da una base marrone. Il fiore è piuttosto grande, al centro del labello c’è un piccolo labbro rosso. La forma albina di questa specie è diventata difficilissima da trovare nel suo habitat, anche se ne è proibita la raccolta; le cifre pagate per le varietà prelevate in natura superano il migliaio di dollari; tuttavia, per scoraggiare i bracconieri ed il mercato nero, si è dato il via ad una riproduzione in laboratorio ed ora si riescono a trovare in commercio. Rimane da dire però che la forma albina è molto difficile da coltivare, in quanto richiede luce molto intensa e non apprezza temperature al di sotto dei 15 gradi.
  • denisoniana, è una specie molto attraente, che possiede molte varianti di colore, che variano dal rosa chiaro al giallo chiaro, al verde, all’arancione e a mescolanze di marrone. Le più ricercate sono le forme gialle chiare e albine. Cresce originariamente ad altitudini elevate in Birmania e nelle montagne a nord est della Tailandia. I fiori sono cerosi e possono arrivare alle dimensioni di 6 cm di larghezza, hanno una profumazione deliziosa e per questi motivi la sua progenie viene sempre riprodotta.

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