Riassunto: Marco Malacarne presenta l’Ophrys reinholdii, un’interessante orchidea mediterranea. Marco ne descrive la morfologia e l’areale di distribuzione. Ci fornisce poi indicazioni sulla coltivazione derivate dalla sua esperienza personale nella cura di questa pianta.

Abstract: Marco Malacarne presents Ophrys reinholdii, an interesting Mediterranean orchid. Marco describes its morphology and distribution area. He then provides us with information about cultivation derived from his personal experience in growing this plant.

L’Ophrys reinholdii presenta una rosetta basale composta da 3 a 6 foglie, lunghe da 6 a 12 cm e larghe tra 1,5 e 2,5 cm, di colore verde argenteo. Due foglie sono presenti anche sullo stelo fiorale. L’infiorescenza si sviluppa in primavera, solitamente da marzo in poi, è alta fino a 30 cm e porta da 2 a 8 fiori. I fiori, molto appariscenti, presentano i 3 sepali (12-16 mm di lunghezza e 4-7,5 mm di larghezza) di colore rosa, generalmente retroflessi, e i 2 petali laterali (4,5-8 mm di lunghezza) di colorazione simile ma più scura.

Il labello (lunghezza 10-15 mm) invece è di un colore molto scuro, in prevalenza nero, marrone molto scuro o viola. Il labello è profondamente trilobato. Il lobo centrale, largo 10-14 mm, è vellutato, cuneiforme, e presenta all’estremità una piccola appendice; i lobi laterali sono di un colore più chiaro e sono ricoperti da una fitta peluria bianca.
La fioritura inizia solitamente a metà marzo e si protrae per un mese circa.

L’Ophrys reinholdii è originaria dell’area orientale del Mediterraneo: in particolare è presente nell’Albania meridionale, sull’isola di Corfù, in tutta la Grecia continentale, nelle isole del mar Egeo e nella Turchia sud-occidentale. Cresce su suoli ben drenanti da alcalini a leggermente acidi, viene rinvenuta in prati magri, garighe, boschi aperti o nella macchia mediterranea. Nonostante tolleri bene posizioni ben soleggiate, si può trovare anche in boschi radi di pini e di querce.

[/spb_text_block] [spb_single_image image=”12283″ image_size=”large” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”no” link_target=”_self” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_single_image image=”12284″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Coltivo l’Ophrys reinholdii in un substrato composto per circa il 70% da materiale inerte misto (in prevalenza ghiaietto di fiume grezzo, lavato solamente dal fango, della dimensione tra i 3 e i 10 mm e pomice fine), a cui aggiungo circa il 30% di terriccio per piante ornamentali di ottima qualità. Nel mese di settembre il bulbo emette il germoglio che formerà, nei mesi successivi, la rosetta basale di foglie. Una volta che il germoglio è uscito dalla terra è bene tenere il substrato sempre umido e somministrare, anche saltuariamente, del concime NPK 20-20-20 con microelementi per supportare una crescita vigorosa. Nel mese di ottobre la pianta viene spostata in un tunnel non riscaldato allo scopo di proteggerla dalle intense piogge autunnali. In caso di gelate le piante devono essere coperte con due veli di tessuto non tessuto. In questo periodo è bene mantenere le piante sempre umide, ma è bene fare attenzione a evitare ristagni di acqua tra le foglie oppure il gocciolamento dalla plastica del tunnel.

Con questi piccoli accorgimenti non si avranno problemi di attacchi fungini. Nel mese di marzo si sviluppa la spiga fiorale che cresce velocemente e porta alcuni fiori molto appariscenti. La fioritura dura circa un mese. Quando gli ultimi fiori appassiscono ormai non rimane molto della vegetazione e la pianta entra in riposo. Da questo momento fino a metà agosto il substrato non va più bagnato.

In estate porto tutti i vasi con i tuberi a riposo in garage, in modo da ripararli un po’ dall’eccessivo caldo estivo che potrebbe portare alla loro disidratazione. Nel mese di agosto si procede anche al rinvaso annuale durante il quale si controlla lo stato di salute dei tuberi e si procede alla loro divisione (se la pianta è ben coltivata può formare 2-3 nuovi tuberi ogni anno). Coltivo l’Ophrys reinholdii in una posizione decisamente luminosa, nella quale riceve anche molte ore di sole diretto (seppur sia il debole sole invernale) e non ho mai avuto problemi di crescita e fioritura. Per le innaffiature utilizzo sia acqua da osmosi inversa, a cui addiziono una piccola dose di concime, sia acqua calcarea del rubinetto.

[/spb_text_block] [spb_single_image image=”12285″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *