Titoliamo questo articolo con i simboli chimici che compongono i concimi che sono utilizzati da noi per le nostre piante di orchidee, cercheremo con semplici concetti di spiegare la funzionalità di questi componenti e il loro utilizzo.

Come premessa diciamo subito che è bene acquistare questi concimi presso i coltivatori di orchidee o presso le associazioni di orchidofili che offrono consigli e competenza oltre ad avere concimi efficaci e mirati ad ottenere risultati specifici secondo le necessità delle nostre piante; i prodotti che si rinvengono presso i negozi e presso i centri agricoli sono nella maggior parte dei casi già diluiti in bassa concentrazione e sostanzialmente inefficaci per le nostre esigenze oltre a non avere specifiche sulla loro composizione e un costo sproporzionato alla loro reale efficacia.

Concimare sempre dopo una annaffiatura ed evitare i momenti più caldi della giornata, inoltre evitare di fertilizzare piante stressate o appena rinvasate. Sospendere nel modo più assoluto le concimazioni nel periodo di riposo per quelle piante che lo richiedano, in ogni caso un periodo di due o tre mesi all’anno senza concime è doveroso per tutte le piante ed è consigliabile far coincidere questo periodo con la stagione invernale.

Coloro che hanno studiato la fertilizzazione delle orchidee hanno identificato quasi venti elementi essenziali alla crescita di queste piante, ma a parte i micro elementi che sono necessari in dosi millesimali come il Calcio (Ca), il Ferro (Fe), il Rame (Cu) e lo Zinco (Z) per una crescita ottimale sono essenziali tre elementi: L’ Azoto (N), il Fosforo (P) e il Potassio (K); questi tre elementi danno il nome NPK ai concimi e la loro percentuale in peso serve da etichettatura per tutti i fertilizzanti di orchidee, così ad esempio i tre numeri 15 15 30 indicano che su 100 grammi di prodotto 15 sono di N (Azoto), 15 sono di P (Fosforo) e 30 sono di K (Potassio). Vediamo ora quali funzioni specifiche svolgono questi tre elementi:

N – Azoto Questo elemento è importante per lo sviluppo della parte verde della pianta, cioè foglie, steli e pseudobulbi, inoltre fornisce una colorazione verde intenso alle foglie.

P – Fosforo E’ l’elemento determinante per lo sviluppo delle radici e dei fiori, tra i tre elementi è quello di maggior costo.

K – Potassio Essenziale per costruire il tessuto delle piante, è di aiuto nella produzione di clorofilla, vitale per le orchidee come per tutte le piante.

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Quando parlavamo di concimi specifici ci riferivamo proprio al loro apporto di questi tre elementi e diciamo subito che le composizioni utili al loro utilizzo per le piante di orchidee sono il 20 20 20, il 30 10 10, il 10 50 10 e il 15 15 30; in commercio si può trovare anche un 10 10 10 che altro non è che un 20 20 20 in minore concentrazione; a proposito del 20 20 20 va ricordato che è da tutti chiamato bilanciato e che pertanto viene consigliato come concime di uso universale e che il suo utilizzo è sufficiente per tutte le necessità della pianta, la qual cosa evita agli inesperti la preoccupazione della scelta di un concime per usi più specifici e mirati.

A questo punto diventa intuitivo l’uso dei quattro tipi di concime, del 20 20 20 abbiamo già detto, aggiungiamo che il 30 10 10 viene usato per le giovani piante che devono crescere, il 10 50 10 per le piante rinvasate che devono infoltire le radici e per le piante prossime e durante la fioritura, infine il 15 15 30 per piante adulte in sofferenza in seguito a stress da freddo o che fatichino a crescere.

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Dopo aver ricordato che questi concimi devono essere di tipo granulare perché questo facilita la determinazione delle quantità di utilizzo daremo più avanti le dosi che devono essere da noi utilizzate.

Prima dobbiamo aggiungere qualche parola sulla composizione dell’Azoto, questo è a sua volta composto da tre elementi: L’Azoto nitrico, l’Azoto ammoniacale e l’Azoto ureico. L’Azoto ureico, conosciuto anche con il semplice nome di urea, per essere assorbito dalle radici delle piante deve essere modificato da batteri che vivono nella terra in un tempo che può arrivare a un anno e per questo viene considerato da molti esperti inutile per le orchidee non terrestri. Noi non vogliamo confutare questa ipotesi, tuttavia esistono molte testimonianze di assoluta fede che dicono il contrario, di fatto però bisogna rilevare che in alcuni composti come ad esempio il 10 50 10 l’Azoto ureico non è presente.

Veniamo ora alle dosi d’uso che verranno espresse in grammi per litro d’acqua, per coloro che non hanno un misurino calibrato diciamo di considerare un grammo di prodotto la quantità di mezzo cucchiaino da tè raso.

Esistono due modi di somministrazione, quello forte e quello a dose minima; per il primo si usano 4 gr. di concime per litro e si utilizza due volte al mese per due mesi seguiti da due mesi senza concime, il ciclo va ripetuto per due volte nell’anno; nel secondo caso si utilizza 1 gr. litro per tutte le bagnature con una sospensione di due mesi in estate e due in inverno, naturalmente il tipo di concime può variare in funzione delle necessità delle piante, è consigliabile far coincidere il cambio di concime con la ripresa dopo una sospensione.

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