Eulophia euglossa

Eulophia euglossa p.16 foto1- 4_2024

Eulophia euglossa è una specie africana, cresce in foreste dense, su suolo sabbioso, vicino ai fiumi. Le spighe fiorali, alte fino a circa due metri, vengono emesse insieme alla nuova vegetazione e portano numerosissimi fiori con petali e sepali verdi e labello bianco macchiato di fucsia. Eulophia euglossa è un’orchidea molto
facile da coltivare e produce fioriture imponenti e durature.

Oeceoclades ugandae

Oeceoclades ugandae Infiorescenza ORCHIS 4 2024 p.15

Oeoceoclades ugandae viene rinvenuta nelle foreste primarie umide di media altitudine di Ghana, Costa d’Avorio, RDC, Uganda e nelle isole del Golfo di Guinea. E’ un’orchidea terricola e si coltiva in serra intermedio-calda.

Coelogyne tomentosa

Coelogyne tomentosa, Foto fiore particolare labello, ORCHIS 4 2024 p.60

La Coelogyne tomentosa fu descritta per la prima volta da John Lindley nel 1854 come Coelogyne tomentosa; nel 1878 John Rolfe, specializzato nello studio delle orchidee, la descrisse nuovamente con il nome Coelogyne massangeana e questo secondo nome è rimasto in uso un sinonimo. E’ un’orchidea epifita di medie dimensioni da serra intermedia. L’epiteto specifico tomentosa ha origine dal termine latino ‘tomentum’ che significa peluria, imbottitura in riferimento al labello. L’inflorescenza porta da 20 a 30 fiori profumati, delicati e di breve media durata, circa due settimane.

Cycnoches loddigesii

Cycnoches loddigesii - foto pianta - ORCHIS N3 2024 p.10

Cycnoches loddigesii viene rinvenuta in Venezuela, Colombia, Suriname, Guyana, Guyana Francese e Brasile settentrionale, è una pianta epifita da serra intermedio-calda con riposo invernale a 13°-15°. Le Cynoches sono dette “orchidee cigno” per la forma del fiore. Possono produrre fioriture spettacolari anche se poco durature.

Macroclinium manabinum

Macroclinium manabinum, foto e coltivazione di Francesca Castiglione ORCHIS N3 P.52

Il Macroclinium manabinum è stato descritto per la prima volta da Dodson, sulla rivista «Selbyana» nel 1984. Si trova in Ecuador e cresce nelle foreste tropicali secche. Il Macroclinium manabinum è una piccola orchidea in miniatura a forma di ventaglio, con foglie fortemente compresse bilateralmente. Fiorisce in inverno e primavera, Le infiorescenze portano da 11 a 17 fiori molto fini che assomigliano a piccoli fuochi d’artificio; va coltivato in serra intermedio-calda.

Calanthe cardioglossa

Calanthe cardioglossa Orchis 1 2021 p.46

La Calanthe cardioglossa appartiene al genere Calanthe, sottogenere Preptanthe, ed è originaria del sud est asiatico. È una pianta principalmente terricola con pseudobulbi che perdono le foglie nel periodo di riposo. Emette nel tardo autunno inflorescenze che portano da 5 a 20 fiori di piccole dimensioni di colore variabile dal rosa al lilla (raramente bianchi) con puntinature rosse; i fiori virano all’arancione prima di cadere.

Pleione maculata

Pleione maculata Foto1 ORCHIS 1 2021 p.4

Le Pleione sono piccole orchidee terricole originarie delle zone montuose dell’estremo Est asiatico (Cina, Nepal, Tibet, India). Tutte le Pleione possiedono pseudobulbi annuali muniti di 2-3 foglie, ve ne sono due gruppi uno a fioritura primaverire, l’altro autunnale. La Pleione maculata fu descritta da John Lindley nel 1851, ha la particolarità di di fiorire in autunno dalle gemme formatesi sullo pseudobulbo appena giunto a maturazione.

Ansellia africana

Ansellia africana Foto1 ORCHIS N2 2021 p.4

L’Ansellia africana è l’unica specie del suo genere; è endemica di una vasta fascia dell’Africa tropicale che va dal Sud del Sahara fino al Sudafrica.
Può raggiungere notevoli dimensioni e può arrivare a pesare anche più di una tonnellata.

Bletilla striata

Bletilla striata Foto di Andrea Scagliotti, coltivazione della nonna, Orchis n2 2021 pp.58

Le Bletilla sono piante terricole che comprendono 6 specie, diffuse in Cina e Giappone. La Bletilla striata è la più robusta e adattabile nel suo genere, per questo motivo è anche conosciuta come orchidea da giardino. Può essere coltivata in piena terra, dove resiste anche a -10, o in vaso. Ne esistono diverse varietà con colori che vanno dal bianco al rosa fucsia, al blu. In Cina è utilizzata nella medicina tradizionale, per questo in natura è in forte pericolo di sopravvivenza.

Gastrochilus retrocallus

Gastrochilus retrocallus Foto1 Orchis N3 2021 p.7

Il Gastrochilus retrocallus è una specie un po’ diversa dalle altre appartenenti al medesimo genere. Per molto tempo infatti è stata classificata come Haraella retrocalla, nome con cui è molto nota tra gli appassionati. La pianta è molto piccola e le infiorescenze portano pochi fiori. E’ originaria dell’isola di Taiwan, dove cresce in foreste decidue tra i 500 e i 1500 m di altitudine. Pianta molto adattabile alle diverse temperature e poco esigente.