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GENERALITÀ
Il genere Pleione comprende circa una ventina di specie e moltissimi ibridi artificiali la cui tassonomia è motivo di controversia tra i botanici. Sono tutte piccole orchidee terricole originarie delle zone montuose dell’estremo Est asiatico (Cina, Nepal, Tibet, India). Tutte le Pleione possiedono pseudobulbi annuali muniti di 2-3 foglie: lo pseudobulbo si forma e matura durante il periodo più piovoso e caldo dell’anno, una volta raggiunta la maturazione il vecchio pseudobulbo si esaurisce e marcisce, mentre quello appena formatosi perde le foglie.
Le Pleione si dividono in due famiglie: quelle a fioritura primaverile, a cui appartengono la maggior parte delle specie e degli ibridi in commercio, e un piccolo gruppo a fioritura autunnale originario di zone a clima più mite. Le piante appartenenti al primo gruppo, come si intuisce facilmente, producono le infiorescenze dopo il periodo di riposo invernale, circa nel mese di marzo-aprile; dopo il fiore compaiono subito le foglie e comincia a formarsi il nuovo pseudobulbo che in autunno entrerà in riposo.
Esistono anche 3 specie (Pleione praecox, Pleione maculata e Pleione saxicola) e alcuni ibridi (tra cui l’ibrido naturale Pleione ×lagenaria) che hanno la particolarità di fiorire in autunno dalle gemme formatesi sullo pseudobulbo appena giunto a maturazione: queste specie fioriscono da ottobre a dicembre e necessitano di temperature più elevate rispetto alle Pleione a fioritura primaverile. Anche queste specie perdono le foglie in autunno, ma non entrano mai in un riposo completo: durante l’inverno si hanno comunque radici in crescita.

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In primavera, con l’innalzarsi delle temperature vengono emesse le foglie da dove in autunno si era formata l’infiorescenza.
La Pleione maculata fu descritta da John Lindley nel 1851: questa specie presenta pseudobulbi a forma di barile con apice conico, alti fino a 3,5 cm, di colore verde con maculature viola. Gli pseudobulbi sono spesso circondati da una “ragnatela” composta dalle vecchie brattee fogliari.
Dall’apice dello pseudobulbo si dipartono 2 o 3 foglie lanceolate lunghe tra i 20 e i 25 cm. Le infiorescenze, emesse in autunno poco dopo la caduta delle foglie, sono molto corte e portano al massimo 2 fiori (più comunemente uno solo) leggermente profumati e molto appariscenti con petali bianchi a volte debolmente macchiati di viola. Il labello è bianco e densamente maculato di giallo e viola.

HABITAT
La Pleione maculata è originaria della provincia dello Yunnan (Cina), Birmania e Thailandia; alcune popolazioni si trovano anche in India, Nepal, Laos e Vietnam. Il suo habitat naturale sono le foreste primarie montane umide in cui cresce come terricola a un’altitudine compresa tra i 600 e i 2000 metri.

TEMPERATURA
Questa specie gradisce temperature abbastanza fresche, intorno ai 25 °C in estate, ma a differenza di molte altre Pleione è molto più tollerante alle alte temperature.
La mia pianta ha sopportato benissimo temperature superiori ai 30 °C per almeno un mese: l’importante è raffreddare e
umidificare l’ambiente intorno alla pianta utilizzando un sottovaso con dentro poca acqua. In inverno necessita, al contrario di molte altre Pleione, di temperature più miti, intorno ai 10 °C.

LUCE
La Pleione maculata è originaria delle foreste montane non troppo fitte: ha quindi bisogno di una buona luminosità soprattutto in primavera quando cominciano a formarsi le nuove vegetazioni. In estate porre la pianta in un luogo abbastanza fresco e luminoso, ma al riparo dai raggi solari diretti. Può ricevere il sole diretto solo la mattina presto.
Durante il riposo invernale non è necessario porre la pianta in un luogo luminoso.

UMIDITÀ
Gradisce un altro livello di umidità, almeno dell’80%, durante tutto l’anno. Gradisce soprattutto una buona umidità nelle calde sere estive.
Durante il periodo di riposo è necessario mantenere un buon livello di umidità altrimenti gli pseudobulbi si disidratano gradualmente.

ACQUA
Utilizzare solamente acqua da osmosi inversa a cui vengono aggiunti sali fino a raggiungere circa 200 μS/cm di conducibilità e un pH intorno a 5,5-6,5. In primavera, quando le nuove vegetazioni iniziano a crescere, bagnare moderatamente per evitare marciumi del germoglio; in estate lasciare la pianta in un sottovaso con 5 mm di acqua:
quando questa evapora completamente, aggiungerne di nuova dopo qualche giorno.
Il substrato in cui affondano le sottili radici

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deve essere sempre umido e fresco, ma mai zuppo e asfittico. L’acqua nel sottovaso aiuta anche ad abbassare di qualche grado la temperatura dell’aria intorno alla pianta e la aiuta a superare le giornate estive più calde. Da metà settembre diradare le bagnature e, quando le foglie cominciano a ingiallire, sospenderle quasi del tutto; nebulizzare saltuariamente il substrato durante il periodo invernale.

FERTILIZZAZIONI
Fertilizzare saltuariamente con un concime NPK 20-20-20 con microelementi durante il periodo estivo. La Pleione maculata non è una piante molto esigente in fatto di concimazioni: trae gran parte del nutrimento necessario dal substrato che si decompone lentamente.

VENTILAZIONE
Mantenere sempre una buona ventilazione, soprattutto durante l’estate per evitare danni dal calore eccessivo.

MEDIUM E RINVASO
Come substrato per le Pleione utilizzo bark medio a cui aggiungo un poco di perlite e pomice: il substrato deve rimanere
umido, ma al contempo deve favorire l’areazione delle sottili e delicate radici.
Tutte le Pleione vanno rinvasate ogni anno durante il periodo di riposo. Con questa operazione si rimuovono i vecchi
pseudobulbi marciti e le radici secche e si diradano eventualmente i nuovi pseudobulbi quando sono troppo fitti. La Pleione maculata non va mai veramente a riposo e presenta sempre alcune radici in crescita: il periodo migliore per il rinvaso è dopo la fioritura e prima della crescita delle nuove foglie; indicativamente bisogna procedere nel mese di febbraio.

CURIOSITÀ
La Pleione maculata si è rivelata un’orchidea di facile coltivazione e molto generosa nella fioritura. Non ho avuto problemi di gestione nemmeno durante il periodo estivo che nella mia zona (Pianura Padana) è particolarmente caldo e afoso. In inverno non richiede particolari cure: ho posizionato il vasetto in veranda leggermente riscaldata e in posizione luminosa.
Purtroppo molte Pleione sono di difficile reperimento e sono spesso molto care: ho avuto l’occasione di comprare a un
prezzo molto vantaggioso la Pln. maculata insieme alla Pln. praecox in un’offerta di Orchids&More, altrimenti queste due specie sono molto difficili da reperire in commercio.
Bisogna prestare attenzione anche ad acquistare le Pleione, soprattutto alcuni ibridi o selezioni storiche, in quanto alcune collezioni sono invase da molteplici virus a cui queste piante sono molto sensibili.
Mantenere sempre isolate dalla collezione le nuove piante acquistate per il primo anno di vegetazione e fioritura: si capisce facilmente se si tratta di piante virosate, perché in caso di infezione si hanno sintomi classici, come il “color break” sui fiori o maculature sulle foglie.

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