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Riassunto: in questo articolo Francesca Castiglione ci parla del Phragmipedium besseae

Il Phragmipedium besseae è stato scoperto da Elizabeth Locke. Besse, ex membro del consiglio dei Marie Selby Botanical Gardens, e il nome di questa specie è stato dato in suo onore. È molto bello per il suo rosso brillante: osservare in natura la moltitudine di piante fiorite di rosso e dai toni diversi è uno spettacolo.

Si tratta di una pianta erbacea perenne, di medie dimensioni e dai fiori spettacolari ; cresce tra le fessure e le crepe delle rocce, dove si raccolgono detriti vegetali e humus, e ha le radici ricoperte da muschio. Ha un rizoma corto e distico; in alcune popolazioni la pianta è stolonifera. Le foglie sono glabre, la vena centrale è fortemente accentuata, i margini sono ruotati e l’apice è acuto; le foglie sono inoltre molto sottili e quindi sono particolarmente soggette alla disidratazione. Le infiorescenze sono erette e lo stelo porta da uno a sei fiori che si aprono in successione. I fiori sono di color rosso o rosso-arancione e le superfici esterne sono vellutate; c’è una buona variabilità nella forma e colore del fiore.

 

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Si trova comunemente in Ecuador; esiste anche una forma in Perù, ma è più rara. Tutte le popolazioni conosciute sono situate ad altitudini comprese tra i 900 e i 2000 metri, sulle pendici orientali della Cordigliera delle Ande nella foresta umida. Si trovano sempre su pareti rocciose verticali di granito molto umide, tra le crepe e insenature della roccia. Spesso crescono nelle vicinanze delle fonti d’acqua, dove l’acqua è molto povera di sali minerali.

 

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Il Phragmipedium besseae vive in un clima intermedio/intermedio freddo, in foreste umide montane con temperature fresche, nebbie e forte ventilazione. Le temperature diurne si aggirano attorno ai 25 °C e le notturne attorno ai 15 °C, con uno sbalzo termico di circa 10 °C. Le precipitazioni sono frequenti anche durante la stagione secca.

 

 

[/spb_text_block] [spb_text_block title=”Coltivazione” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”2/3″ el_position=”first”]

Date le caratteristiche dell’habitat e del clima, il Phragmipedium besseae viene coltivato esclusivamente in vaso con un substrato che trattiene molta umidità, ma che deve essere drenante allo stesso tempo. Esistono molti substrati utilizzati, per esempio una miscela di bark medio-fine, cubetti di lana di roccia e pomice piccola oppure una miscela di bark medio-fine, sfagno, perlite e molti altri. Dato che il substrato rimane fortemente umido va sostituito tutti gli anni.

Le innaffiature sono fondamentali, devono essere abbondanti e frequenti, non lasciando mai asciugare del tutto il substrato tra un’innaffiatura e l’altra. L’acqua deve essere piovana o da osmosi, dato che la pianta tende a soffrire un eccesso di concentrazione di sali minerali. Ogni tre-quattro innaffiature concimare con un quarto di dose di concime, dopo aver preventivamente bagnato le radici con acqua pura; controllare sempre che le punte delle foglie non anneriscano: questo vuol dire che c’è un eccesso di sali minerali.

Quando le temperature superano i 23-24 °C è meglio portare la pianta all’esterno, in una zona ombreggiata: non si devono superare i 27 °C. La ventilazione è fondamentale, soprattutto nella stagione calda: se al tatto le foglie sono calde vuol dire che fa troppo caldo e bisogna aumentare la ventilazione. Una buona escursione termica tra il giorno e la notte di circa 10 °C permette una fioritura più abbondante e una colorazione più intensa.

 

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