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Due nuove specie di Vanilla sono state descritte e illustrate, Vanilla capixaba e Vanilla paulista, presenti nelle foreste semidecidue del Brasile sud-orientale.

Il genere Vanilla è caratterizzato dalla sua abituale crescita emiepifita, dallo stelo flessuoso e lianescente, con assenza di pseudobulbi e foglie alterne. Il genere mostra una distribuzione pantropica, in tutte le aree tropicali e subtropicali dell’America, dell’Africa e dell’Asia, con diverse specie che crescono nelle foreste pluviali tropicali e solo poche specie si adattano a condizioni più asciutte. In Brasile sono presenti 34 specie, di cui 16 nella foresta Atlantica.

Durante uno studio tassonomico sulle Vanilla brasiliane, l’analisi di diversi materiali depositati negli erbari e materiale vivente raccolto dalle popolazioni naturali, ha permesso di chiarire la presenza di due nuove specie nella foresta brasiliana Atlantica. La descrizione e le illustrazioni delle due specie si basano su entrambi i materiali utilizzando uno stereomicroscopio. Entrambe le specie appartengono al sottogenere Vanilla xanata e sono legate ai membri della Vanilla planifolia, gruppo caratterizzato dai fiori verdastri, dai particolari del labello e foglie con piccioli evidenti. Vanilla capixaba si trova nel sud-est di Espìrito Santo e Vanilla paulista si trova a San Paolo.

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La nuova specie Vanilla capixaba ricorda V. cristagalli e V. dubia per i margini, la forma e il tipo di ornamento del labello, ma può essere facilmente distinta dai suoi sepali più piccoli e dai petali più larghi, il labello bianco è formato da tre lobi e quello centrale è più grande con all’apice un ciuffo cutaneo di tricomi che lo ricopre completamente, inoltre la colonna è glabra.

L’epiteto si riferisce al nome brasiliano portoghese capixaba, di origine indigena, che significa terra fertile ed è utilizzato per riferirsi a persone nate nello Stato di Espìrito Santo.

La specie vive nelle foreste semidecidue stagionali dell’Alto Serra da Roseria, in Allegre, nello Stato di Espìrito Santo, ed è apparentemente limitata ad un’altitudine di 600 metri di quota, dove cresce come emiepifita. In questa regione le foreste semidecidue stagionali sono uno dei tipi più importanti di vegetazione autoctona, specialmente nel sud dello Stato. Queste foreste hanno una struttura più piccola e un’area basale inferiore rispetto alle comuni foreste pluviali tropicali, le specie spinose sono spesso prominenti. I processi ecologici sono fortemente stagionali e la crescita avviene durante la stagione delle piogge. Durante la stagione secca c’è un accumulo di foglie, perché il sole penetra nel suolo della foresta e la decomposizione cessa per la bassa umidità relativa. Molte specie fioriscono durante la transizione tra stagione secca e stagione umida mentre gli alberi sono ancora senza foglie. Questa regione è formata da un mosaico di fremmenti di foresta Atlantica inseriti in una matrice antropizzata da attività agricole, principalmente allevamenti estesi di bestiame da carne e piantagioni di caffè, con bassa rappresentanza di aree protette. Tuttavia, questi frammenti di foresta racchiudono una flora unica con alti livelli di ricchezza, endemismo e novità per la flora di Espìrito Santo.

Vanilla capixaba è limitata a un’area in cui le foreste vengono sostituite dai pascoli e non esiste un’unità di conservazione nell’area. Inoltre appare molto rara per la ristretta distribuzione ed è vulnerabile dalle attività umane, per questo motivo Vanilla capixaba non è protetta ed è da considerarsi in pericolo. Tuttavia è necessario trovare altre informazioni per valutare il reale stato di conservazione della nuova specie, attualmente è nella Categoria di Dati Insufficienti [DD] della IUCN.

[/spb_text_block] [/spb_column] [spb_column width=”1/2″ el_position=”last”] [spb_text_block title=”Vanilla paulista” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

La nuova specie Vanilla paulista assomiglia a Vanilla dungsii e Vanilla dubia, ma può essere facilmente distinta da loro per il labello bianco che ha una decorazione con 1-3 file di papille tubercolate vicino alla base che si restringono formando un ciuffo cuneato di tricomi dal callo penicillato. L’infiorescenza è lunga circa 4-5 cm, ascellare, con circa 12 fiori che si aprono in successione, ogni mattina se ne apre uno o più raramente due e durano circa 12 ore. È strettamente legata a V. dubia per i caratteri vegetativi, come la distanza tra gli internodi e la dimensione delle foglie, mentre V. dugsii è più grande.

L’epiteto paulista si riferisce in portoghese-brasiliano a persone native o abitanti dello Stato di San Paolo.

La Vanilla paulista è conosciuta soltanto dagli esemplari tipo. Si trova nelle foreste semidecidue mesofitiche dei comuni di Jundiaì (nella riserva naturale di Serra do Japi) e Pradòpolis, entrambi nello Stato di San Paolo. Nella Serra do Japi (circa 700-1300 metri di altitudine) le precipitazioni annuali sono di circa 1500 mm e temperatura media annuale di circa 17.5°C. A Pradòpolis (540 metri di altitudine) le precipitazioni medie annuali sono di 1600 mm e la temperatura media annuale di circa 24°C. Sia a Jundaì che a Pradòpolis il clima è mesotermico con un inverno secco ed estate calda. Nelle aree studiate Vanilla paulista cresce su suoli paludosi e su suoli asciutti, lungo le foreste decidue mesofitiche.

La nuova specie si trova in una riserva naturale, tuttavia le principali popolazioni sono nelle foreste residue adiacenti alle piantagioni di canna da zucchero e ai pascoli. A causa dell’apparente distribuzione ristretta, apparente rarità e vulnerabilità alle attività umane, sembra prudente includere questa specie nella categoria Endangered, basata sui criteri IUCN.

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