[blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Generale” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]
Trovata in Nepal, Bhutan, Myanmar superiore, nord-est dell’India, Bangladesh, Cina (Yunnan), Thailandia e Laos su alberi e rocce ricoperte di muschio ad altitudini di 1300 a 2600 metri come epifita di medie dimensioni. Anche questa è una bellissima Coelogyne che merita di essere coltivata. I fiori bianchi con le marcature arancione/gialle sono molto belli e profumati (forse è quella che ha i fiori più profumati) e durano parecchio tempo. Non posso che raccomandarla per la sua coltivazione per le dimensioni abbastanza contenute, la bellezza ed il profumo dei fiori.
[/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_column width=”2/3″ el_position=”first”] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Coltivazione” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]
In inverno la coltivo in due modalità, fino a metà dicembre la tengo in serra fredda con temperature mediamente non inferiori ai 5°C e illuminazione naturale mentre nel periodo più freddo da me da metà/fine dicembre e gennaio, dato che la serra fredda non ha nessun riscaldamento e la temperatura scende anche sotto lo 0 di parecchio e gli pseudobulbi di questa Coelogyne sono particolarmente sensibili al gelo, si crepano e rischiano di marcire, la porto in serra intermedia nella parte bassa che resta più fresca, comunque con temperature non inferiori ai 13°C e illuminazione artificiale, a febbraio in base all’andamento climatico la riporto in serra fredda, in questo periodo emette gli steli floreali che completeranno la fioritura a marzo. In estate sono posizionate in giardino all’ombra in zona mediamente luminosa ma senza mai prendere sole diretto. Le temperature diurne superano i 30-35°C le notturne sono sempre abbastanza elevate.
[/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Umidita’” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]
Intorno al 60%-65% in serra fredda e intorno a 70%-75% quando è in serra intermedia.
[/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Nomenclatura” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]
Coelogyne nitida – (Lindley 1828)
sin: Coelogyne ochracea – Lindley 1846
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In inverno anche quando è in serra fredda non sospendo completamente l’irrigazione anche se la diminuisco di molto e bagno solo quando il substrato si presenta completamente asciutto. Quando la porto in intermedia riprendo a bagnare con maggior frequenza in modo che il substrato sia sempre leggermente umido. In estate viene bagnata moltissimo, 4/5 volta al giorno.
[/spb_text_block] [/spb_column] [spb_column width=”1/2″ el_position=”last”] [spb_text_block title=”Fertilizzazione” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]
In inverno sospendo completamente le fertilizzazioni, mentre in primavera/estate sono settimanali con dosi ridotte ne diluisco circa il 15-20% della quantità prevista a inizio primavera e circa il 30% della quantità prevista nel periodo vegetativo per tornare a ridurlo gradualmente in autunno.
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