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«Richardiana», vol. 4 (2020), pp. 112-125, di Fredy Archila Morales e Guy R. Chiron.

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Le Chysis sono piante epifite dai fiori vistosi, con pseudobulbi carnosi e penduli. Si tratta di un piccolo genere piuttosto complesso dal punto di vista tassonomico, solitamente associato all’America centrale, sebbene si trovi anche in Messico e in Sud America. Il genere include 14 specie conosciute, presenti dal Messico al Perù; 7 di queste crescono in Guatemala.

Dopo 30 anni di ricerca sulle orchidee guatemalteche e 10 anni dopo l’ultima trattazione tassonomica del genere Chysis, l’analisi del materiale osservato ha permesso di riconoscere tre nuove entità tassonomiche per questo genere in Guatemala. Questo conferma che, nonostante sia un paese poco oggetto di campagne di raccolta, è un centro di speciazione di questo genere e un’area di biodiversità.

Sono state descritte due nuove specie, la Chysis tribouilleri e la Chysis domei e l’ibrido naturale Chysis ×confusa. La descrizione è basata sull’osservazione sul campo di piante in fiore e su particolari dedotti dai fiori delle piante messe in coltivazione presso l’Archila Family Orchid Experimental Station.

Durante i 30 anni di studio delle orchidee neotropicali, sono state affrontate molte questioni tassonomiche, alcune delle quali legate alla mancanza di materiale conservato in erbario, a causa di problemi quali, per esempio, la scarsa qualità di conservazione o distruzione del materiale stesso. Inoltre l’errata coltivazione delle Chysis come piante erette anziché pendule ha causato scarse fioriture; di conseguenza si è ottenuto poco materiale per la conservazione in erbario. Solo nel 2010 è stato possibile pubblicare il primo volume monografico sul genere, basato sul materiale prodotto grazie alla corretta coltivazione condotta presso l’Archila Family Orchid Experimenta Station.

In Guatemala il genere Chysis è tipico dell’arco umido carsico del Nord del Guatemala, anche se non è l’unica area in cui questo genere cresce: sono state rinvenute piante anche sulla catena vulcanica.

La Chysis tribouilleri è stata scoperta da Fredy Archila nel 2011 nella valle del Polochic (dipartimento di Alta Verapaz), a 1100 metri di altitudine lungo il Río Matanzas. In questa località si possono osservare due popolazioni, ciascuna composta da circa 200 individui.

Il nome della specie è dedicato al noto dendrologo guatemalteco Erick Tribouillier-Navas.

È una pianta alta, con pseudobulbi lunghi tra i 45 e i 60 cm e larghi 5 cm, bifogliati apicalmente, con 13 brattee fogliacee. Le foglie sono ellittiche e acuminate, lunghe 35 cm. Ha fiori gialli con l’apice dei sepali di color verde e l’apice dei petali di color marrone. Il labello è trilobato, di 3,3 cm di lunghezza, con i lobi laterali obliquamente stretti e ovati, di color bianco; il lobo apicale largamente e trasversalmente ovato, con margini revoluti e con tre chiglie bianche alla base; di queste quella centrale è più corta.

Questa specie appartiene alla sezione Paucicostatae ed è strettamente imparentata con la Chysis laevis, ma si può notare facilmente la differenza guardando il sepalo dorsale (ellittico-oblungo anziché lineare-oblungo), i sepali e petali, nonché il labello (i lobi laterali sono obliqui e strettamente ovati anziché lineari-oblunghi, mentre il lobo mediano è ovato anziché suborbicale).

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