PARENTELA
La Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’ FCC/AOS è un ibrido storico nato dall’incrocio di Cattleya Armstrongiae × Guarianthe bowringiana e fu registrato nel 1927 dalla signora H.G. Alexander. A sua volta la C. Armstrongiae deriva dall’ibridazione tra la C. ×hardyana e la C. loddigesii, la C. ×hardyana è un ibrido naturale tra la C. dowiana e la C. warscewiczii.
Il nome del genere Cattlianthe, come abbiamo visto, indica gli ibridi intergenerici dati da Cattleya × Guarianthe. In passato questi ibridi venivano registrati semplicemente come Cattleya, il nuovo nome è dovuto alla revisione tassonomica di uno degli ascendenti, la ex Cattleya bowringiana, divenuta Guarianthe.
La Cattleyanthe Porcia ‘Cannizaro’ è un ibrido abbastanza semplice essendoci solo quattro specie tra gli ascendenti. Il segreto di un ibrido di successo è capire quanto siano affini le specie nella genealogia: più sono affini e più la prole sarà omogenea. Generalmente la Ctt. Porcia è molto uniforme, ma il clone ‘Cannizaro’ è eccezionale poiché ha ereditato le migliori caratteristiche dei quattro genitori.
La Guarianthe bowringiana non ha un colore dei fiori molto acceso, ma da questa specie la Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’ ha ereditato l’altezza della pianta e l’infiorescenza racemosa.
La Cattleya warscewiczii produce splendidi fiori violacei di grandi dimensioni, ed è, probabilmente, la specie più bella tra gli ascendenti della Porcia. Quando si incrocia una Cattleya di color rosso-viola con una gialla, come la Cattleya dowiana, la colorazione dei discendenti diventa molto più intensa. L’ibrido naturale Cattleya ×hardyana trasmette ai discendenti il tratto dell’intenso colore viola e il tipico aspetto satinato del fiore. Tale caratteristica viene, a sua volta, trasmessa alla Cattleya Armstrongiae e infine alla Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’. La Cattleya loddigesii, invece, trasmette i tipici pseudobulbi molto allungati e la dimensione dei fiori.

STORIA
Questo ibrido, come altri suoi contemporanei, ebbe un periodo davvero glorioso negli anni che seguirono il secondo dopoguerra, fino agli anni ‘80 del secolo scorso, quando fornì grande materiale alle coltivazioni di Cattleya da fiore reciso. Alejandro Capriles, ha ibridato per molti anni orchidee del genere Cattleya presso Stewart Orchids, storico vivaio di orchidee in attività negli Stati Uniti dagli anni ‘40 agli anni ‘90 dello scorso secolo ed ha utilizzato direttamente la Cattlyanthe Porcia ‘Cannizaro’ per realizzare numerosi nuovi ibridi. Scomparve dalle collezioni quando il mercato del fiore reciso perse la sua importanza, così cadde nell’oblio e venne perso di vista da molti. Oggi si può considerare uno degli ibridi più rari e desiderati dai collezionisti, ormai da considerarsi un fossile vivente emerso dall’archeologia della floristica internazionale.

Venni in possesso di questo pregiato ibrido nel settembre del 2018, quando rilevai l’azienda Riboni Orchidee, nella cui collezione erano presenti alcuni esemplari di questa pianta, che subito cominciai a conservare e moltiplicare.
Era stata acquistata originariamente da Nando Natali negli anni ‘60 del XX secolo in unvivaio degli Stati Uniti d’America. Passò poi nella collezione Riboni dove ci rimase fino al mio arrivo. Nando Natali fu il primo, a Varese, ad avere uno sguardo più ampio sui mercati oltreoceano, a valutarne i potenziali e a raccoglierne le pregiate qualità. Nelle sue serre di Sant Ambrogio, a Varese, coltivava questa e tante altre antiche varietà note nel mercato del fiore reciso.
Per anni gelosamente custodita, coltivata e propagata dalle sapienti mani di un esperto coltivatore, che le ha sempre dato un posto d’onore nella sua collezione, come si richiede a una signora di questo livello. Come tante volte accade nelle vecchie collezioni, spesso si rinvengono dei veri gioielli che sono passati indenni ai colpi del tempo, e questo è proprio il caso della Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’.

CURIOSITÀ
La Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’ è un ibrido dalle dimensioni tutt’altro che agevoli, un vero gigante che arriva quasi ad un metro di altezza, con le foglie carnose e rigide. Una pianta di notevoli dimensioni che produce facilmente numerose infiorescenze, con un numero di fiori che varia da 8 a 12 per stelo, di color fucsia satinato, molto profumata, dalla gradevole fragranza dolce. Vigorosa e apprezzata per l’abbondanza delle sue fioriture.
Questa orchidea ha ricevuto a buon diritto numerosi riconoscimenti dalla RHS (Royal Horticultural Society) e dalla AOS (American Orchid Society). La Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’ ha ricevuto l’Award of Merit (AM) sia dalla RHS nel 1936 che dalla AOS nel 1951. Nel 1988 è arrivato un FCC/ AOC come riconoscimento della formidabile eccellenza di questo ibrido.

Uno dei punti chiave che rende questa orchidea una pianta dal valore autentico risiede nella selezione della sua cultivar. L’ibrido fu registrato nel 1927 ma delle decine di esemplari derivati da questa progenie fu selezionata una cultivar (clone) in particolare, la ‘Cannizaro’.. In un gruppo di esemplari della stessa specie (o dello stesso ibrido) è possibile registrare delle differenze tra un esemplare e l’altro, che in orticoltura vengono conservate selezionando quello che viene tecnicamente definito clone (o cultivar) che porta quel particolare carattere di interesse. Per clone si intende un esemplare o un gruppo di esemplari con caratteristiche omogenee. Ecco, dunque, che la cultivar ‘Cannizaro’, selezionata quasi 100 anni fa, tra decine di esemplari nati dall’incrocio dalle specie espresse in genealogia, manterrà le esatte caratteristiche solo mediante la propagazione meristematica oppure mediante la divisione. Questo è il motivo per cui oggi siamo in possesso di una pianta dalle caratteristiche notevoli, frutto di una selezione quasi secolare, da conservare e tutelare.
Negli anni ’80 la Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’ è stata propagata da meristema, mentre, l’esemplare presente alla Varesina Orchidee è stato importato da Nando Natali da una collezione americana negli anni ‘60 e si tratta quindi di una divisione dell’ibrido originario che sta per arrivare al secolo dalla sua registrazione.
La moda passa di moda ma il buongusto mai: ogni tanto indossare qualche cosa di vintage, ma di buon gusto, come un fiore della Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’ all’occhiello, rischiara questa nostra modernità che ogni tanto è deludente.

COLTIVAZIONE
Considerato uno tra i più begli ibridi creati dall’uomo, la Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’, le cui misure non la fanno passare inosservata, è una pianta robusta, facile da coltivare e generosissima nella fioritura.
Come tutte le Cattleya è una pianta che necessita di un’illuminazione molto intensa, in serra viene tenuta negli stadi più alti, dove si ha più luce; questo assicura una fioritura rigogliosa e una crescita piuttosto vigorosa della pianta.
Deve asciugare bene tra un’innaffiatura e l’altra e non bisogna mai eccedere con l’acqua.
In inverno la temperatura ottimale notturna da mantenere è tra 12,5 e 15 °C, da 17 a 20 ° C di giorno. In estate invece è meglio evitare di superare i 35 °C, ed è meglio se ci sono sempre almeno 5°C di differenza tra il giorno e la notte.