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«Kew Bulletin», 75 (2020), articolo n° 49, di Johan Hermans, Simon Verlynde, Landy Rajaovelona, Phillip J. Cribb, Jean-Michel Hervouet.

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È stata descritta una nuova specie del Madagascar, l’Angraecum archangelicum, il cui nome si riferisce alla somiglianza dei fiori a un gruppo di arcangeli discendenti. Si tratta di un’orchidea litofita trovata su inselberg di granito oppure epifita nelle foreste in cui predomina la “tapia” (Uapaca bojeri) ad altitudini di 1600-1700 metri. L’olotipo è stato scoperto ad Antoetra, nella provincia di Fianarantsoa, nel febbraio 2015 a 1727 metri di altitudine. La nuova specie è endemica del Madagascar centrale, distribuita nella zona centrale della regione Amoron’l Mania, in Haute Matsiatra e in Vakinankaratra e nelle province di Antananarivo e di Fianarantsoa; si hanno anche fotografie scattate da Jean-Michel Hervouet sul monte Ambondrombe e da Gilles Grunenwald sul monte Ankaratra.

La famiglia degli Angraecum comprende circa 225 specie, presenti principalmente in Africa, Madagascar e nelle isole adiacenti all’Oceano Indiano. Il Madagascar ha il maggior numero di specie, circa 150, e la maggior parte sono endemiche.
L’Angraecum archangelicum è una pianta epifita o litofita semieretta di 11 cm di lunghezza; ha radici argentee, ramificate e glabre, un po’ appiattite. Ha il fusto legnoso, ricoperto di brattee con 3-4 foglie glauche, distiche, strettamente lingulato-lanceolate, alquanto falcate all’apice. Le infiorescenze sono laterali, si sviluppano alla base del fusto, pendenti e divergenti a 45° dal gambo, e portano 1-2 fiori. I fiori non sono resupinati, hanno il labello in alto e misurano fino a 20×12 mm; sono di color verde-giallastro chiaro e lucidi, mentre il labello e la colonna sono di colore un po’ più pallido, con l’apice dello sperone verde. Il sepalo dorsale è pendente e ampiamente lanceolato; i sepali laterali si sviluppano in modo eretto e sono largamente lanceolati. I petali sono eretti e largamente falcati; il labello è cucullato e ovato-lanceolato, acuminato, con un callo longitudinale molto ispessito, con uno sperone un po’ più ricurvo e clavato. La fioritura si ha da febbraio ad aprile.
Poiché la nuova specie ha un portamento sub-acuto con fiori relativamente piccoli su di un peduncolo allungato, appartiene alla sezione Boryangraecum; all’interno della sezione si distingue per la combinazione del suo portamento relativamente grande con lunghe foglie strette, per il peduncolo pendente e per i fiori non resupinati.

L’Angraecum archangelicum è molto simile all’Angraecum aviceps, scoperto lungo il fiume Bemarivo nel Nord-est del Madagascar, che però ha foglie più corte, mentre l’infiorescenza ha più fiori (da 3 a 5), ma più piccoli e con uno sperone subfiliforme; fiorisce inoltre a inizio anno. È anche simile all’Angraecum calceolus, ma il portamento e l’infiorescenza di questa specie sono molto diverse: lo sperone è generalmente più lungo, i petali non sono eretti e il labello ha forma differente. Mostra anche alcune somiglianze nel portamento e nell’infiorescenza con l’Angraecum ochraceum, ma questa specie ha fiori molto più piccoli con forma differente e lo sperone lungo almeno tre volte in più dell’ovario.

La nuova specie si trova in tre differenti zone tutte minacciate e non sono stati trovati esemplari in aree protette: molto probabilmente questa specie è destinata a una progressiva scomparsa a causa di grandi minacce come gli incendi. Pertanto questa specie è valutata come Endangered (EN, in pericolo) secondo i criteri della Lista rossa della Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN).

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