GENERALITÀ
Il suo nome deriva dal greco αηρ (aria) e αγγος (ricettacolo) in riferimento, probabilmente, al lungo sperone presente sul labello della specie. H.G. Reichenbach descrisse il genere nel 1865 in Flora of West Tropical Africa. Diverse specie di Aerangis furono descritte in origine nel genere Angraecum, ma furono in seguito trasferite nel nuovo genere da R. Schlechter e V.S. Summerhayes. L’Aerangis fastuosa fu inviata per la prima volta dal Madagascar in Inghilterra da Leon Humblot a Fred Sander,.
Fu poi descritta da H.G. Reichenbach nel 1881 nel Gardener’s Chronicle come Angraecum fastuosum. Fu trasferita in seguito nel genere Aerangis da Rudolf Schlechter in Die Orchideen nel 1914.
In molte specie di Aerangis i bellissimi fiori bianchi nascono da un racemo pendulo ed esteso. L’Aerangis fastuosa, invece, ha fusti molto corti. Le foglie sono obovate, lunghe da 1,8 a 7,5 cm, larghe da 1,2 a 2 cm, irregolarmente bilobate all’apice.
L’infiorescenza, che porta da 1 a 3 fiori, è lunga circa 5 cm; ha larghe brattee cucullate, lunghe un quarto della lunghezza del pedicello e dell’ovario. I sepali, da oblungoligulati a oblungo-ovati, sono lunghi 1,6-3 cm, larghi 0,6-1,1 cm. I petali, simili ai sepali, sono piuttosto oblanceolati. Il labello, strettamente ellittico-rombico è lungo da 2 a 2,5 cm e largo 0,4-0,8 cm. La colonna è corta. Lo sperone, lungo 7-8 cm, è filiforme.

HABITAT
L’Aerangis fastuosa è una piccola pianta epifite che vive nel Madagascar, in foreste molto piovose di media altitudine, con un buon grado di umidità e una notevole escursione termica, su alberi abbastanza piccoli.

TEMPERATURA
Si tratta di una pianta che necessita di un ambiente caldo temperato, in inverno è meglio che la temperatura non scenda sotto i 12-15 °C e d’estate non superi i 28 °C.

LUCE
L’Aerangis fastuosa desidera condizioni umide e ombrose d’estate. D’inverno la luce deve essere aumentata.

UMIDITÀ
Generalmente questa specie viene coltivata montata su zattera e necessita di un’elevata umidità, intorno al 75-80% durante tutto l’anno.

ACQUA
Le innaffiature devono essere frequenti nel periodo vegetativo, più scarse d’inverno.
Le radici non devono essere mai lasciate completamente all’asciutto, evitando però che restino intrise d’acqua.

FERTILIZZAZIONI
La concimazione può essere effettuata dopo ogni innaffiatura con la dose di 1 g/l dando la preferenza al 30-10-10 (concime azotato) in primavera e al 20-20-20 nelle altre stagioni. D’inverno è sufficiente una concimazione mensile a dose dimezzata.

VENTILAZIONE
Essendo una pianta che vive in ambienti umidi, è necessario mantenere una buona ventilazione e un buon ricambio di aria, dato che è una specie potenzialmente soggetta agli attacchi fungini.

MEDIUM E RINVASO
L’Aerangis fastuosa ama vegetare montata su zattera di sughero oppure in un vaso di dimensione adeguata alla sua singolare dimensione di miniatura.
Nel caso della zattera le radici asciugano rapidamente tra un’innaffiatura e l’altra, per cui deve essere spruzzata frequentemente, in particolar modo nei periodi più caldi.
Se coltivata in vaso, il composto deve essere formato da corteccia medio-fine con l’aggiunta di perlite e pomice fine.

CURIOSITÀ
Moltiplicare le Aerangis è un’impresa piuttosto difficile e sconsigliabile per chi non è particolarmente esperto. Talvolta a lato della pianta madre compaiono nuove pianticelle. Queste, una volta che hanno emesso radici proprie, della lunghezza di qualche centimetro, possono essere asportate e messe in un vaso singolo, e tenute in condizioni analoghe agli esemplari maturi. tuttavia, una pianta ben accestita sarà più robusta e di maggior effetto se lasciata indivisa. Il miglior sistema di moltiplicazione rimane comunque sempre quello da seme o da meristema.