L’Habenaria radiata è una deliziosa orchidea terrestre, si trova principalmente in Giappone e Corea, è pianta erbacea, decidua, ha dei piccoli tuberi ovoidali della dimensione di un piccolo fagiolo, ovvero 7/10 mm.

Si trova in zone umide, in terreni freschi o palustri, oppure in zone dove piove moltissimo in estate ed in inverno il terreno resta più asciutto. Questi terreni sono normalmente poveri, molto acidi, e l’acqua che ricevono è poco mineralizzata, sarà quindi indispensabile oltre che riprodurre lo stesso substrato, utilizzare solo acqua tenera (va bene l’acqua piovana con pH massimo di 6).

Nella fase vegetativa che va dalla primavera all’autunno, porta uno stelo che cresce dai 20 ai 30 cm circa, con foglie lunghe circa 10/15 cm strette, lineari, lanceolate e acuminate. Fiorisce in estate, con particolarissimi fiori bianchi, leggermente profumati dall’imbrunire fino all’alba, dal labello frastagliato, a me piace immaginarlo come un magnifico uccello con le ali spiegate; in Giappone viene chiamata Orchidea Airone.

La sua coltivazione può apparire difficile, invece è davvero semplice!

Bisogna solo tenere presente le fasi vegetative della pianta, vale a dire che in Inverno si potrà bagnare poco, mentre in Estate l’acqua non dovrà mai mancare. Essendo una orchidea da clima temperato/freddo ,in Italia, anche al Nord, si tiene all’aperto perchè è rustica, in pieno sole, al sud invece in estate è preferibile metterla in luoghi a mezz’ombra oppure si può tenere in serra con l’ausilio di un leggero cooling, un mio caro amico comunque li coltiva all’aperto nel metapontino con risultati eccezzionali, questo vuol dire che sono orchidee molto adattabili.

In Inverno la pianta va in riposo perdendo la parte aerea.

Sul mercato si trovano facilmente piccoli tuberi, a prezzi non sempre modici, che vanno acquistati preferibilmente a fine Inverno prima del risveglio vegetativo per avere la certezza della riuscita dell’impianto. Quet’ultimo va effettuato in un composto acido, torba e perlite la miscela migliore, ma anche torba e sabbia, esattamente come si fa per molte insettivore come le Sarracenia. Si possono usare contenitori di plastica , non troppo piccoli, che andranno tenuti appoggiati in alti sottovasi colmi di acqua povera di sali, quindi piovana, distillata o da osmosi inversa.

Non bisogna utilizzare nessun tipo di concime, se siete tentati di farlo, dimenticatevelo subito, come una pianta carnivora l’Habenaria radiata morirebbe.

La mia la tengo in una cassetta da fiori alla quale ho sigillato i fori di scolo, ponendone all’interno un cestino modellato con della rete metallica e foderata di tessuto non tessuto che fa da contenitore che contiene il composto ma è totalmente permeabile all’acqua. Con questo sistema ho coltivato lo sfagno palustre, partendo da delle teste , negli anni ha creato un cuscino verde sotto al quale ho posizionato il tubero della mia Habenaria radiata, donatami da un amico.

E’ importantissimo non utilizzare mai acqua del rubinetto, anche se particolarmente doce, perchè il cloro che contiene è fatale sia per lo sfagno che per questa orchidea, in estate non lasciare mai asciutto.

La cassettina è appoggiata su una balconiera così da poter ricevere la pioggia.

Personalmente in inverno non sposto la cassetta ma mi limito a tenere il livello dell’acqua più basso e se piove a svotare la cassetta dell’eccesso,la lascio tranquillamente gelare. Potete comunque riparare leggermente i vasetti dalle precipitazioni, lasciando poca acqua nei sottovasi. Qualcuno, disponendo di suoli acidi e potendo irrigarli con acqua tenera, pianta i piccoli bulbi in piena terra, in Giappone viene molto usata come pianta di compagnia per i bonsai.