[spb_row row_bg_type=”image” parallax_image_height=”content-height” parallax_image_movement=”fixed” parallax_image_speed=”0.5″ parallax_video_height=”window-height” parallax_video_overlay=”none” row_overlay_opacity=”0″ width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_column width=”1/3″ el_position=”first”] [spb_single_image image=”5220″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Nomenclatura” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Coelogyne prolifera – (Lindl. 1828)

Sin: Coelogyne flavida – (Hook. f. ex Lindl 1853)

[/spb_text_block] [/spb_column] [spb_column width=”2/3″ el_position=”last”] [spb_text_block title=”Temperatura e luce” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

In inverno la coltivo in serra intermedia con temperature non inferiori ai 15°C e illuminazione artificiale mentre in estate è posizionata in giardino all’ombra in zona mediamente luminosa. Le temperature diurne superano i 30-35°C le notturne sono sempre abbastanza elevate ma ambedue sono ben sopportate se l’ambiente è abbastanza umido.

[/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Coltivazione” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Anche questa Coelogyne è poco conosciuta pur avendo una fioritura di piccoli fiori di un colore giallo oro intenso e molto bella. Trovata nel nord-est dell’India, Nepal, Bhutan, Myanmar superiore, Yunnan Cina, Thailandia e Vietnam in collina, dove in alcune zone si trova anche oltre i 2000 mt nelle foreste sui tronchi degli alberi e sui rami più bassi come piccole e medie dimensioni. La pianta fiorisce in primavera con steli derivanti da pseudobulbi maturi con circa 5-6 fiori di circa 1 cm di diametro.

[/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Umidita’” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Intorno a 70%-75%.

[/spb_text_block] [/spb_column] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_column width=”1/2″ el_position=”first”] [spb_text_block title=”Bagnature” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

In inverno il substrato resta costantemente umido anche se le bagnature vengono ridotte, ma gli pseudobulbi quelli nuovi in particolare non devono mai avvizzire bagno di solito quando il substrato in superficie si sta per asciugare ma non è ancora asciutto. In estate le bagnature sono molto frequenti 4/5 volte al giorno e abbondanti.

[/spb_text_block] [/spb_column] [spb_column width=”1/2″ el_position=”last”] [spb_text_block title=”Fertilizzazioni” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Le fertilizzazioni in primavera/estate sono settimanali con dosi ridotte ne diluisco circa il 15-20% della quantità prevista a inizio primavera e circa il 30% della quantità prevista nel periodo vegetativo per tornare a ridurlo gradualmente in autunno arrivando in inverno ad una diluizione di circa il 10% della quantità prevista e fertilizzando una sola volta al mese in quanto va in riposo.

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