Sintesi
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Generalita'
Gli ibridi di Odontoglossum con generi affini sono commercialmente conosciuti con il nome di Cambria; in realtà la Cambria è un ibrido ben preciso che è stato registrato dal grande ibridatore inglese Charlesworth nel 1926 e si chiama: Vuyltekera cambria. Questo ibrido intergenerico risulta dall’incrocio di Vuyltekeara rubla e Odontoglossum clonius e fu un ibrido che riscosse all’epoca molto successo per la singolare bellezza tanto da renderlo un Best-Seller per 80 anni: da allora tutti gli ibridi di Odontoglossum con generi affini vengono comunemente chiamati Cambria.
Le Odontoglossum, per la gran varietà di specie e per i peculiari habitat, risultano tra i generi da sempre ritenuti più difficili da coltivare; ma le Cambria, avendo origine da incroci complessi con altri generi hanno notevolmente smorzato la delicatezza dei loro antenati. Tra i generi più comunemente usati per gli incroci abbiamo: Cochleoda, Brassia, Miltonia e Oncidium (originari dell’America tropicale anche se alcuni vivono sulle Ande).
Habitat
Ogni specie botanica dei generi sopra elencati in natura si è adattata a vivere in un proprio habitat con determinati parametri; le Cambria invece, risultato di molte generazioni di ibridi, non avendo più memoria dell’habitat originario, si adattano facilmente al clima delle nostre abitazioni e tollerano anche situazioni non del tutto ottimali: questo fa delle Cambria delle orchidee considerate “forti”.
Temperatura
Il parametro temperatura dipende molto dagli ibridi presenti nell’incrocio: ibridi che contengono generi che vengono dalle Ande vogliono temperature più fresche rispetto a quelli che contengono generi che vengono dalle foreste dell’America tropicale.
Comunque, per comodità si è soliti dire che le Cambria vogliono un clima temperato con temperature comprese tra 15°C e 20°C, e in estate se possibile trasportarle all’aperto in posizioni fresche e ombreggiate.
Luce
Per le Cambria, l’ideale è fornire una ombra luminosa: non luce diretta quindi ma nemmeno penombra. In generale, desiderano più luce rispetto alle Phalaenopsis.
Acqua
La regola generale per le orchidee epifite vale in ogni caso anche per le Cambria: le radici preferiscono stare per la maggior parte del tempo esposte all’aria, quindi spesso asciutte piuttosto che continuamente bagnate; inoltre, è bene bagnare ogni qual volta il composto si stia per asciugare.
Ricordiamoci però di avere l’accortezza di non lasciarle per periodi troppo lunghi senza acqua.