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Si, in effetti si può dire che noi varesini abbiamo le orchidee nel sague; per noi le orchidee sono casa, sono tradizione, sono storia, sono qualcosa dei nonni, sono una passione che sentiamo proprio nostra. A testimoniare sono le tre generazioni di orchidofili che hanno creato, costruito e fatto crescere negli anni la storia delle orchidee a Varese.

Sig. Nando Natali, classe 1924, Collazione Approdo, Fondatore dell’ALAO ed Ex Presidente (Associazione Lombarda Amatori Orchidee, 1981); grande coltivatore di orchidee botaniche e ibride, nelle sue serre di Sant Ambrogio (Varese), fu il primo ad importare le prime Cattleya Port of Paradise dagli USA. Fu il primo ad introdurre in coltivazione la corteccia come substrato, già in uso oltreoceano, cher sostituì del tutto la fibra di osmunda. Fu il primo anche a creare un vero e proprio mercato e una cultura delle orchidee botaniche, in un’epoca dove quete piante erano conosciute solo come fiore reciso.

Alfredo Riboni, classe 1949, fondatore della Floricultura Riboni Orchidee, da molte cariche consigliere ALAO, fu il primo insieme al caro amico e maestro Giancarlo Pozzi, classe 1945, Orchideria di Morosolo, ad implementare commercialmente e professionalmente in modo pioneristico le prime tecniche di coltivazione di quelle strane piante che chiamavano orchidee, che avevano dalla loro l’essere belle e capricciose, delle quali si sapeva poco o nulla. Tenaci e instancabili, grandi studiosi e appassionati nonchè attenti coltivatori e osservatori, hanno saputo gettare le basi di quella che ormai è diventata una vera e propria tradizione della città Giardino.

Per me è una grande fortuna essere nato a Varese, un infinito orgoglio essere cresciuto nelle serre di grandi maestri che fin da subito hanno saputo avvicinarmi a queste stupende creature. Un grazie di cuore a Varese, ai miei maestri, ai miei amici e alle orchidee che ogni giorno, severe e silenziose, ci osservano immobili dai bancali della serra.

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