Sintesi

Serra

Serra

Intermedia

Temperatura

Temperatura

15-28 °C

Luce

Luce

Buona dose
21’000-38’000lux

Umidita'

Umidita'

40-60%

Acqua

Acqua

Non abbondante

Fertilizzazioni

Fertilizzazioni

Regolari

Ventilazione

Media e rinvaso

Riposo

Riposo

No

Passate con il cursore sulle caselle per girarle e svelarne il contenuto; le caselle piu’ piccole non hanno dei dettagli da svelare

Generalita'

Da quando ho iniziato a coltivare orchidee un posto speciale della mia collezione è stato dedicato a queste splendide orchidee, gli “Oncidium”, che ormai da centinaia di anni affascinano coltivatori antichi e moderni con i loro colori e le loro generose fioriture. Un‟orchidea presente in moltissime serre e case, conosciuta grazie alla leggiadria dei suoi fiori come l‟Orchidea Ballerina.

Con questo articolo realizzato da me in collaborazione con Apo (Associazone Piemontese Orchidofili) e il valente aiuto degli amici coltivatori Filippo Pilloni e Lorena Militello spero di fare cosa gradita presentandovi il vasto e colorato mondo degli Oncidium.

Tassonomia

Il genere Oncidium è uno fra i più vasti e diversificati tra le varie famiglie di Orchidee, è stato descritto per la prima volta nel 1800 da O. Swartz e deriva dalla parola greca Onkos (protuberanza, rigonfiamento). Si trova in una svariata moltitudine di habitat dai climi più disparati e ciò rende difficile fare un decalogo di coltivazione. Quando trattiamo di Oncidium non solo ci troviamo in difficoltà data la vastità del genere, ma anche perché negli anni a opera dei tassonomi e delle nuove tecnologie del DNA (in epoca più recente) abbiamo assistito a una vera migrazione delle varie specie tra un gruppo di orchidee e l‟altro oppure alla creazione di nuovi generi (ad esempio Cyrthochilum, Psycopsis, Tolumnia e Trichocentrum).

Habitat

Gli Oncidium hanno il loro areale di diffusione in America centrale e meridionale, li troviamo sia sulle coste che ad altitudini variabili e con temperature molto diversificate. Per procedere quindi alla loro coltivazione la prima cosa che dovremo sapere è la specie degli Oncidium che stiamo coltivando e dove li possiamo collocare in natura.

Gli Oncidium sono caratterizzati nella maggior parte degli esemplari da fioriture abbondanti e a cascata con fiori che si aprono in successione.

La storia dell‟Oncidium si intreccia con quella dei grandi scopritori e con le missioni nei nuovi continenti, dai quali gli intrepidi avventurieri rientravano con una gran moltitudine di esemplari arborei e di animali che andavano ad arricchire le collezioni delle famiglie nobili Europee. Uno dei grandi promulgatori del genere Oncidium è senza dubbio William George Spencer Cavendish (1790-1858), Sesto Duca del Devonshire. Cavendish finanziò la celebre spedizione di John Gibson che risalendo il Brahmaputra in India recuperò e spedì in patria circa 100 specie di Orchidee. Queste piante passarono alle cure del celebre giardiniere Joseph Paxton che le mise nella nuova serra da lui costruita per il Duca. Gibson portò dalle varie spedizioni una vasta collezione di Oncidium e al Duca venne dedicato l‟Oncidium cavendishianum.

Oncidium sphacelatum

Temperatura

Sono ben tolleranti alle alte temperature anche se sarebbe meglio non superare i 28 gradi e per quanto riguarda le minime sono da evitare gli eccessi, possibilmente non andare sotto i 13-15°C. Per mia esperienza alcune specie ricompensano con fioriture copiose dopo un periodo di riposo fresco.

Luce

La luce è importantissima ai fini della loro coltivazione, per lo sviluppo e la fioritura necessitano tra 21000-38000 lux. In serra collochiamoli in postazioni molto luminose, se in casa tollerano bene anche finestre rivolte a sud (ovviamente in piena estate schermate nelle ore più calde della giornata).

Umidita'

Se riusciamo comunque a conservare un‟umidità compresa tra il 40 – 60% saremo nella condizione ottimale. Importantissima come per la maggior parte delle orchidee una buona ventilazione per evitare ristagni idrici e di conseguenza patologie fungine e marciumi.

Tolumnia urophylla

Oncidium forbesii

Acqua

Per esemplificare e in qualche modo rendere più facile la coltivazione ho deciso di dividere in 2 macro gruppi i nostri Oncidium:

  • 1°GRUPPO: Oncidium che non hanno periodo di riposo. Tra loro potremo trovare gli Oncidium a foglie variegate screziate o venate e altri tipi che in linea di massima hanno foglie e radici sottili. Li annaffieremo durante tutto l‟anno e l‟apporto idrico per tenerli vigorosi e in salute sarà costante
  • 2°GRUPPO: Oncidium con riposo leggero, rarefazione delle innaffiature. Possiamo mettere al loro interno gli Oncidium “orecchie d‟asino” caratterizzati dalle foglie carnose. Tollerano bene periodi con scarse innaffiature e soprattutto nel periodo invernale di stasi è importante dare un basso apporto idrico

In linea di massima possiamo dire che rispetto ad altre loro “colleghe” orchidee la maggior parte degli Oncidium ci permettono un apporto idrico inferiore e tollerano brevi periodi di siccità.

Fertilizzazioni

Possiamo utilizzare i vari protocolli di concimazione.

Media e rinvaso

Come per la maggior parte delle orchidee da noi coltivate è molto importante adattare il substrato al nostro ambiente di coltivazione. I materiali più utilizzati come substrato sono il bark, misti di perlite e materiali inerti, sfagno, carbone. Si ottengono ottimi risultati sia con le piante coltivate in vaso che montate su zattera.

La forza di un’associazione sono i soci, se vuoi collaborare con noi per estendere questa scheda o scriverne altre, scrivici pure.

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