Mostra internazionale di Locarno

Giovedì sera 21 settembre si è tenuta l’inaugurazione delle prima mostra internazionale di Orchidologia a Locarno, presso il palazzetto Fevi,con espositori giunti da tutto il mondo. Ospite e padrino della manifestazione è stato un personaggio dello spettacolo,il clown Dimitri, che in Svizzera gode di molta notorietà. Il nostro Giancarlo Pozzi, amico e noto coltivatore italiano, per l’occasione ha voluto attribuire il nome Dimitri ad una nuova pianta creata da lui.

Gli Amici Ticinesi delle Orchidee hanno saputo organizzare una mostra internazionale di tutto rispetto, nonostante fosse la prima volta che organizzavano un evento di portata internazionale. Si è dimostrato che la collaborazione tra associazioni e istituzioni può dare

ottimi risultati. Il motore della macchina organizzativa che ha creduto nel progetto è stata indubbiamente Cristina Maeder, la presidente dell’ATO, a cui vanno i nostri più vivi complimenti come a tutto il gruppo di instancabili collaboratori che ha curato in ogni suo aspetto l’organizzazione per il pieno successo della mostra,infatti erano molto ben predisposte la pubblicità,l’ampia disponibilità di parcheggio,l’organizzazione delle casse e degli accessi e l’abbondanza di materiali a disposizione L’esposizione fatta su bancali di varie metrature 3/6 metri, ad “altezza uomo” è un’ottima soluzione, in modo che anche le piante più piccole potevano essere ammirate in tutto il loro splendore e fotografate comodamente.

Quanto al livello delle piante, bisogna dire che gli appassionati svizzeri delle varie associazioni locali ed internazionali, Oberland, Basilea, Lucerna, Ticino e Ungheria, hanno tirato fuori dalle serre il meglio che fosse possibile trovare in una stagione che, per il super caldo, ha ritardato le fioriture attese.

La Malaysia è stato il paese ospite, ed ha stupito il pubblico per il ricco allestimento tutto eseguito con centinaia di steli recisi di orchidee. Le composizioni preparate erano poi collocate con sapiente coreografia asiatica, coprendo un’area di circa 100 m.q.

Simpatica anche la cena tenutasi in un crotto svizzero, a cui hanno partecipato quasi tutti gli espositori e diversi simpatizzanti, a prezzo onestissimo, con vino locale etichettato ad hoc e offerto dal gruppo. Ci sono tutti gli ingredienti ed i presupposti per dare continuità anche nella Svizzera italiana a questo genere di eventi aumentando i già numerosi visitatori,(più di 15.000), registrati nella scorsa edizione.

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