I Dendrobium con il Dottor Francesco Saverio Robustelli

I Dendrobium con il Dottor Francesco Saverio Robustelli

Domenica 19 febbraio 2017 si è svolto il consueto incontro di fine mese dell’ALAO, come ospite d’onore ha partecipato anche il Dottor Francesco Saverio Robustelli, noto coltivatore di Dendrobium che ci ha raccontato alcune curiosità e come coltivare al meglio i Dendrobium.

Saverio insegna farmacologia presso l’Università degli Studi di Pavia nel Dipartimento di Scienze del Farmaco, inoltre lavora presso un istituto di ricerca che si occupa di sostanze naturali dove si occupa della caratterizzazione dei metaboliti secondari delle orchidee e degli aromi per capire il funzionamento dell’attrazione degli insetti da parte delle orchidee, per queste ricerche utilizza direttamente le piante della sua collezione. Una sua recente scoperta casuale è stata fatta sul Dendrobium Moschatum, durante la fioritura emette delle sostanze che attraggono gli impollinatori soprattutto attraverso le foglie, possibile motivazione del fatto che la fioritura è molto breve, così aumenta la possibilità di attrarli. In questo modo la pianta ha una minima spesa e massima resa, poiché per mantenere i fiori le piante utilizzano molta energia. A ottobre Saverio ha fatto l’estrazione delle sostanze interessate a un altro studio delle foglie del D. moschatum per riconfermare dati precedenti, a suo stupore queste sostanze erano completamente sparite rispetto all’elevata concentrazione riscontrata durante l’analisi delle foglie raccolte nel periodo della fioritura. Questo fenomeno non è ancora stato evidenziato, Saverio procederà con gli studi per capire se questo meccanismo viene utilizzato anche da altre specie di Dendrobium.

Il Dendrobiun nobile specie è praticamente scomparso dal commercio, se ne trovano un sacco di varietà commerciali; per coronare l’evento nelle serre di Alfredo Riboni, il suo esemplare di Dendrobium nobile var. cooksonianum (specie che vive in natura e ormai molto difficile da trovare in commercio) era un’esplosione di fiori. I cinesi mangiano tre pseudobulbi di D. nobile al giorno, nuovi studi affermano che contiene sostanze immunostimolanti, Saverio è coinvolto nello studio di una nuova metodica dell’estrazione della frazione attiva dal D. nobile per la salute. I Dendrobium possono essere coltivati molto bene in solo Bark ben arieggiato, se le piante sono ancora piccole si può aggiungere un po’ di sfagno, solo in alcuni casi bisogna fare attenzione al substrato per specie più esigenti come il D. senile, D. vandoides e D. cinnabarinum.

È molto importante comprare piante già acclimatate qui in Italia, così risentiranno meno del cambio di ambiente; le piante che affrontano lunghi viaggi impacchettate dalle regioni tropicali difficilmente avranno le energie per adattarsi.  Il velamen dei Dendrobium, cioè la parte attiva dell’assorbimento della radice, è tre volte più spesso rispetto alla maggior parte delle orchidee, ciò significa che assorbe molto meno i nutrienti dato che è più stratificato, per questo motivo è molto importante concimare più frequentemente nella stagione di vegetazione. Inoltre le orchidee nella stagione calda tendono a fissare meglio l’azoto organico, quindi a luglio e agosto utilizzare cornunghia o stallattico pellettato, semplicemente depositando 2-3 pellets sopra il substrato per un vaso del diametro di circa 15cm, da quando i pellets si degradano aspettare 5-6 giorni prima di aggiungerne altri.

 

 

Alcuni anni le piante producono pseudobulbi più piccoli rispetto a quelli precedenti, può capitare se la pianta è stata particolarmente stressata, spesso è una cosa limitata a un anno solo, nel caso il problema si protrae negli anni producendo pseudobulbi sempre più piccoli invece vuol dire che ci sono seri problemi di coltivazione. I Dendrobium delicatum, D. kingianum e D. speciosum crescono molto bene se nella stagione calda vengono tenuti a bagno, cioè con un sottovaso sempre pieno d’acqua dove all’interno si aggiungono i granuli di stallattico pellettato e posizionati in pieno sole. Questo tipo di Dendrobium in inverno vanno tenuti asciutti in serra fredda non riscaldata.

Tra le malattie più comuni si ha la cocciniglia, utilizzare un prodotto a base di olio bianco (miscela d’idrocarburi) e piretrine funzionalizzate, i prodotti sistemici invece a lungo andare creano assuefazione rendendo l’insetto più resistente. Esistono molte specie di Dendrobium, molto importante per coltivarle al meglio è informarsi sul tipo di ambiente naturale a cui appartengono in modo da ottimizzare la coltivazione. Ringraziamo il Dottor Francesco Saverio Robustelli per i suoi preziosi consigli e Alfredo Riboni per accogliere ormai da molti anni l’ALAO per gli incontri mensili.

 

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