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La sotto famiglia delle Coelogyne, grazie ai progressi raggiunti dalla ricerca attraverso lo studio del DNA si è arricchita di nuovi particolari, aggiungendo sotto di essa altre specie ed arricchendola di curiose informazioni.

Fra tutte, la C. speciosa è la varietà più rappresentativa, scoperta circa 175 anni fa. I primi esemplari arrivati dalle Indie dell’Est, iniziarono ad essere coltivati in Europa dal 1845. Per la prima volta venne descritta da Carl Ludwig Blumen nel 1825, a quei tempi denominata Chelonanthera speciosa. Nel 1830 fu poi riclassificata da John Lindley sotto il genere Coelogyne. A quel tempo il genere Coelogyne contava sette specie. Nell’ anno 2000, quando venne riorganizzata tutta la famiglie delle orchidee, nel genere Coelogyne vennero distinte due varietà distinte di C. speciosa, var. fimbriata e var. incarnata. Inoltre il genere Coelogyne, ora fa parte della sotto tribù degli Epidendroidi, al pari livello con le altre sottofamiglie come Dendrochilum, Pleione e le meno conosciute Chelonistele, Neogyne, Ortochillis e Panisea. Il nome Coelogyne, deriva dalla combinazione di due parole greche, che significano “incavo femminile”, presumibilmente dalla forma del suo labello.

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Ad oggi la famiglia delle Coelogyne annovera 200 varietà che si distribuiscono per la maggior parte lungo le regioni del Borneo, Sumatra e Himalaya. La maggior parte delle varietà di Coelogyne sono epifite, alcune vivono nelle pianure tropicali, altre nelle alture delle foreste pluviali, dove l’ambiente è molto umido. Nelle Coelogyne tuttavia troviamo anche varietà litofite e terrestri.

La maggior parte delle varietà hanno vegetazioni di medie dimensioni, con fiori dalle fragranze molto dolci. Tra gli insetti impollinatori ci sono api, coleotteri e vespe. Grazie alle nuove ibridazioni realizzate con la C. cristata, vi è stata una certa ripresa di interesse da parte dei collezionisti per le Coelogyne.

Le Coelogyne speciosa sono piante facili da ricollocare, compatte, raramente le foglie superano la lunghezza dei 25 cm. I rizomi crescono molto ravvicinati tra loro, quasi sembrano compressi, hanno dimensioni di circa 5 cm, ogni pseudobulbo all’estremità porta una foglia, raramente due. L’infiorescenza si forma solitamente quando i nuovi pseudobulbi divengono adulti, dalla fine dello pseudobulbo, con un corto stelo che per il peso eccessivo del fiore tende ad inarcarsi leggermente. Occasionalmente possono svilupparsi 2 fiori sullo stesso stelo. Il fiore della C. speciosa, una volta aperto è inconfondibile, con le sue dimensione che variano da 7.5 a 9 cm, con i petali piccoli e stretti, ricurvati e con un grande labello molto appariscente, con colorazioni che variano dal crema a diverse tonalità di bianco, con striature e macchie di arancio tendente al marrone, con striature longitudinali che separano in file la peluria sottile che le contraddistingue. Le due varietà di speciosa di distinguono per colori e forma del labello diversa. Quando siamo in presenza di colore giallo verde parliamo di C. speciosa var. fimbriata. Il labello può avere due diverse forme. Con forma semitonda ed uniforme oppure con forma frangiata. La C. speciosa solitamente ha labello uniforme ma la var. fimbriata ha labello frangiato.

La maggior parte delle Coelogyne fioriscono a cavallo tra inverno e primavera, sebbene piante adulte ben accestite e acclimatate possono anche fiorire in stagioni diverse spontaneamente.

Coltivazione: tutti i coltivatori che conoscono bene le Coelogyne, vi diranno che è una pianta facile da coltivare e far fiorire. Nonostante queste parole incoraggianti è bene ricordare che le Coelogyne prediligono ambiente freschi temperati ed intermedi. Le foreste pluviali di notte sono umide e fresche. Alcuni coltivatori le coltivano nello stesso ambiente delle Phalaenopsis, altri delle cattleye, senza particolari problemi di fioriture. Da ricordare che le temperature minime non scendano sotto 13 gradi. Provenendo dalle foreste pluviali, la C. speciosa necessita costante umidità con composto medio, che permetta un buon drenaggio dell’acqua durante tutto l’anno, usando composti di vario genere, come ad esempio bark, sfagno, fibra di cocco. Si suggerisce di rinvasarla ogni due anni, in primavera. La luminosità per la C. speciosa è la stessa di Phalaenopsis o Oncidium, (800 / 1800 foot-candles). E’ una varietà abbastanza resistente alle malattie in genere, sebbene occasionalmente sulle foglie possono apparire piccole macchie giallognole causate da batteri causati dall’elevata umidità. Per eliminare questo tipo di problema può essere rimosso, mantenendo un’adeguata illuminazione ed aria in movimento che elimina l’eccessivo ristagno dell’umidità.

Dal momento che le diverse varietà di Coelogyne sono facilmente riproducibili in laboratorio, non dovrebbe essere difficile reperirle sul mercato, nonostante ciò non sono ancora molto presenti tra le piante dei nostri coltivatori

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