[spb_row row_bg_type=”image” parallax_image_height=”content-height” parallax_image_movement=”fixed” parallax_image_speed=”0.5″ parallax_video_height=”window-height” parallax_video_overlay=”none” row_overlay_opacity=”0″ width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_column width=”1/3″ el_position=”first”] [spb_single_image image=”4335″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” width=”1/1″ el_position=”first last”] [/spb_column] [spb_column width=”2/3″ el_position=”last”] [spb_text_block title=”Coltivazione” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

In inverno le coltivo in serra fredda con temperature non inferiori ai 2-3°C e con illuminazione naturale. E’ da evitare il gelo o temperature inferiori a 0°C per lungo tempo perché il gelo rischia di far congelare l’acqua contenuta negli pseudobulbi che poi si spaccano con conseguenti marciumi e perdita della pianta. In estate sono posizionate in giardino all’ombra in zona mediamente luminosa e prendono del sole nel tardo pomeriggio. Le temperature diurne superano i 30-35°C, le notturne sono sempre abbastanza elevate ma ambedue sono ben sopportate se l’ambiente è abbastanza umido e come detto gradiscono anche un poco di sole. Mi sono accorto che evitando il sole dei momenti più caldi un po’ di sole del tardo pomeriggio o della prima mattinata giova alla pianta anche se qualche foglia rischia di bruciarsi. Anche se è un’orchidea da coltivare al freddo nel periodo estivo può tollerare anche condizioni di caldo purché ci sia una sufficiente umidità che deve essere intorno all’80-85% o più.

Per ottenere una buona fioritura in inverno deve avere un periodo freddo e asciutto al punto che gli pseudobulbi inizino ad avvizzire ma senza esagerare per evitare che poi la pianta spenda troppe risorse per la ripresa in primavera con il rischio di perdere la fioritura e in ambiente con un’umidità intorno al 70%.

[/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Generale” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Sicuramente la più famosa e la più coltivata di tutte le Coelogyne. I fiori bianchi con le belle marcature in giallo oro sono di lunga durata e a volte anche profumati. Gli steli possono anche arrivare a 10 fiori e sono davvero uno spettacolo. Cresce sugli alberi muschiosi e talvolta su rocce ricoperte da muschio ad altitudini elevate (fino a 2500m) del nord-est dell’India, Tibet, Nepal e in Cina, quindi un ambiente dove si possono trovare estati umide e piovose con inverni decisamente freddi. Alcune aree in inverno possono essere molto luminose anche se per breve tempo, ma nella maggioranza dei casi sono in ambiente nebbioso o nuvoloso con una quantità di luce molto bassa.

[/spb_text_block] [/spb_column] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Umidita’” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Intorno a 60%-65% quando è in serra fredda, molto più alta in estate dove per effetto delle costanti bagnature in certi momenti raggiunge anche il 90%.

[/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Fertilizzazioni” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Le fertilizzazioni in primavera/estate sono settimanali con dosi ridotte, ne diluisco circa il 15-20% della quantità prevista a inizio primavera e circa il 30% della quantità prevista nel periodo vegetativo per tornare a ridurlo gradualmente in autunno arrivando alla totale sospensione in inverno.

[/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_column width=”2/3″ el_position=”first”] [spb_text_block title=”Bagnature” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

L’acqua in inverno va ridotta di molto onde evitare che le radici molto sottili possano marcire, anche se il substrato è ben drenato e se l’ambiente è particolarmente umido si può anche evitare di bagnare, ovviamente gli pseudobulbi ci danno i necessari segnali e se si vede che raggrinziscono troppo è opportuno bagnare onde evitare che nel momento vegetativo la pianta debba spendere molte risorse per la ripresa con possibile non fioritura. In estate va bagnata con molta abbondanza e molto frequentemente 4/5 volte al giorno e abbondanti fertilizzazioni.

[/spb_text_block] [/spb_column] [spb_column width=”1/3″ el_position=”last”] [spb_single_image image=”4334″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” width=”1/1″ el_position=”first last”] [/spb_column] [/spb_row]