[spb_row row_bg_type=”image” parallax_image_height=”content-height” parallax_image_movement=”fixed” parallax_image_speed=”0.5″ parallax_video_height=”window-height” parallax_video_overlay=”none” row_overlay_opacity=”0″ width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_column width=”1/2″ el_position=”first”] [spb_single_image image=”4333″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” width=”1/1″ el_position=”first last”] [/spb_column] [spb_column width=”1/2″ el_position=”last”] [spb_text_block title=”Generale” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Di piccole o medie dimensioni, epifita o litofita è stata trovata nel nord del Myanmar, Yunnan Cina, Thailandia, Laos e Vietnam nella parte bassa delle foreste montane tra i muschi di zone calcaree o su rocce calcaree ad altitudini di 900 a 1500 metri. Questa è una Coelogyne poco comune nelle collezioni. La fioritura è primaverile con 5 o 6 fiori.

[/spb_text_block] [blank_spacer height=”50px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Coltivazione” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Per questa particolare orchidea oltre al solito substrato ho aggiunto anche dei frammenti di roccia calcarea dato il suo particolare habitat. In inverno questa orchidea la coltivo in serra fredda con temperature non inferiori ai 5°C e con illuminazione naturale. E’ da evitare il gelo o temperature inferiori a 0°C per lungo tempo perché il gelo rischia di far congelare l’acqua contenuta negli pseudo bulbi che poi si spaccano con conseguenti marciumi e perdita della pianta. In estate è posizionata in giardino all’ombra in zona mediamente luminosa e prendono un poco di sole nel tardo pomeriggio. Le temperature diurne superano i 30-35°C le notturne sono sempre abbastanza elevate ma ambedue sono ben sopportate se l’ambiente è abbastanza umido. Un forte sbalzo di temperatura tra estate/inverno e giorno/notte è necessario alla pianta.

[/spb_text_block] [blank_spacer height=”50px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Umidita’” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Intorno a 60%-65% in serra fredda, molto più alta in estate.

[/spb_text_block] [/spb_column] [spb_text_block title=”Bagnature” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

In inverno pur essendo da freddo ha necessità di essere bagnata in modo che il substrato non sia mai asciutto per lungo tempo, riprendere a bagnare maggiormente quando si nota la formazione di nuove radici. In estate invece sono molto frequenti 4/5 volte al giorno e abbondanti.

[/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Fertilizzazioni” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

Le fertilizzazioni in primavera/estate sono settimanali con dosi ridotte, ne diluisco circa il 15-20% della quantità prevista a inizio primavera e circa il 30% della quantità prevista nel periodo vegetativo per tornare a ridurlo gradualmente in autunno arrivando alla totale sospensione in inverno.

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